Elton John è uno dei maggiori artisti del pop contemporaneo, ma forse in pochi sanno che è anche un grande appassionato di calcio e in particolare del Watford, club di cui è stato anche proprietario e presidente. All’età di sei anni, il cantante e compositore assiste alla sua prima prima partita a Vicarage Road e, da quel giorno, diventa un super tifoso del club dell’Hertfordshire.
Elton John ex presidente del Watford e ora super tifoso
Nel 1977, Elton John, che è già una diventato una rock star mondiale, rileva la società e ingaggia come allenatore Graham Taylor che, in sei anni, conduce gli Hornets dalla quarta divisione alla massima serie. Il Watford esordisce in Premier League nella stagione 1982-83, conquista subito il secondo posto dietro al Liverpool e un pass per la Coppa UEFA. Nel 1990 Elton John vende il club a Jack Petchey, nel 1996 lo riacquista e nel 2001 cede definitivamente la società. Il cantante, dunque, non è più il proprietario, ma rimane uno dei più grandi tifosi degli Hornets.

Il 75enne ha ribadito il suo amore per la squadra londinese in un’intervista a Sky Sports. L’artista ha parlato della stagione appena conclusa e della sofferta retrocessione in Championship: “Lo scorso anno è stato un disastro e siamo retrocessi. Solo Dio sa quante partite abbiamo perso in casa ed è una cosa che fa male, che ti rovina il weekend. Soprattutto ai tifosi che vanno allo stadio e si sentono delusi. Ma è ora di ricominciare di provare a tornare in Premier. Amo il Watford e i suoi tifosi, sono nel mio cuore e nella mia anima. Sono un tifoso sfegatato”.

Ultime date del tour a Vicarage Road
E le ultime due date del suo tour d’addio saranno proprio a Vicarage Road, per ringraziare il Watford e i suoi sostenitori: “Volevo davvero fare i miei due ultimi show in Gran Bretagna a Vicarage Road, per ringraziare il Watford e tutti i suoi tifosi per l’amore e la gioia che mi hanno regalato sin da quando avevo appena sei anni. Non avrei mai pensato di diventare presidente o di arrivare in Premier League, abbiamo fatto tantissima strada assieme. Certo, il tifo è fatto di alti e bassi, ma amo la mia squadra. Non si può non amare qualcosa che si ha nel sangue”.