Modric cuore d’oro, videochiamata con un bambino ucraino che ha perso entrambi i genitori (VIDEO)

Luka Modric cuore d’oro. Il croato ha mostrato la sua classe facendo una videochiamata con un bambino ucraino di 6 anni che ha perso entrambi i genitori durante l’invasione russa. Ilya Kostushevych, questo il nome del bambino, è un grande fan dello Shakhtar Donetsk. Il piccolo tifoso è rimasto orfano, dopo che sua madre e suo padre sono stati uccisi negli attacchi russi a Mariupol, città dove vivevano.

Modric, videochiamata con un orfano ucraino

Un dolore inimmaginabile per il bambino, che ora è accudito da Volodymyr e Maria Bespaliy, una coppia ucraina fuggita da Slovyansk. Ilya, in questi giorni, ha trascorso un po’ di tempo anche con l’ex stella dello Shakhtar Darijo Srna, che oggi è direttore sportivo del club. 

L’ex difensore, dopo aver conosciuto il piccolo, ha voluto preparare una sorpresa. Ha organizzato una telefonata con il suo connazionale Luka Modric. Il fuoriclasse del Real Madrid, reduce dalla vittoria in Champions League contro il Liverpool, ha chiacchierato per qualche minuto con il bambino. La clip della videochiamata è stata pubblicata sui social ed è stata condivisa da moltissimi tifosi. 

Darijo Srna

Il passato difficile del croato

Il bambino, al momento, rimarrà con Volodymyr e Maria, ma la coppia spera che il piccolo possa rimanere con loro definitivamente. I coniugi Bespaliy infatti, dopo aver creato un legame speciale con Ilya, si sono offerti di adottarlo: “Gli ho spiegato che è in corso una guerra, una guerra crudele – ha detto Maria a rferl. org – Purtroppo succedono cose del genere. Gli ho detto ‘Non sei solo, ti abbiamo preso e ci prenderemo cura di te. Ti ameremo e saremo la tua famiglia se lo vorrai. Saremo tua madre e tuo padre. La tua mamma e il tuo papà sono in paradiso. Ti guardano dall’alto e sono felici’”.

modric

Luka Modric, purtroppo, conosce bene la guerra. Quando aveva più o meno l’età di Ilya, suo nonno, insieme ad altri sei civili, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dai ribelli serbi sulla soglia di casa. La loro abitazione è stata bruciata e la famiglia si è dovuta trasferire nell’Hotel Kolovare a Zara. Da quel momento Luka e i suoi familiari sono diventati rifugiati di guerra. 

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