Lo Shakhtar Donetsk contro la FIFA per il mercato. Il club ucraino chiede 50 milioni di euro di danni all’organo di governo del calcio mondiale. La società di Donetsk ha presentato la richiesta presso la Corte Arbitrale dello Sport, impugnando una recente norma della FIFA, che consentiva ai giocatori stranieri di sospendere unilateralmente i loro contratti nel paese colpito dal conflitto.
Shakhtar Donetsk contro la FIFA per il mercato
Lo Shakhtar ha fornito i documenti direttamente nelle mani di Matthieu Reeb, direttore generale della Corte arbitrale per lo sport in Svizzera. Il club ucraino si prepara così a un’eccezionale battaglia legale con la FIFA. L’organo di governo del calcio mondiale a giugno, in via del tutto eccezionale, ha consentito ai giocatori e agli allenatori stranieri in Ucraina di sospendere i propri contratti di lavoro con i club fino al 30 giugno 2023. Giocatori e allenatori potevano scegliere anche di raggiungere un accordo con le società prima del 30 giugno di questo anno.

Lo Shakhtar Donetsk aveva 14 giocatori stranieri nelle sue fila prima del conflitto. La guerra ha indebolito le fonti di reddito del club e, proprio a causa di queste perdite, il club sperava di fare affidamento sulla vendita dei suoi elementi più quotati per salvarsi e recuperare i fondi necessari per la stabilità della società.
I giocatori stranieri non vogliono tornare e lo Shakhtar afferma di essere stato coinvolto in trattative per la partenza di alcuni di loro. Ma la decisione della FIFA ha ridotto i tempi per finalizzare le vendite. La sentenza, infatti, ha lasciato alla squadra ucraina 9 giorni per chiudere le trattative di cessione dei propri giocatori. I club stranieri sapevano inoltre che potevano aspettare fino al 30 giugno ed evitare di pagare l’acquisto al club ucraino.
Un’ulteriore perdita per la squadra. L’amministratore delegato dello Shakhtar Sergei Palkin ha inviato una lettera alla FIFA, in cui afferma che la sua società ha perso l’opportunità di trasferire quattro giocatori stranieri, per un importo totale di circa 50 milioni di euro. Ha anche avvertito che lo Shakhtar avrebbe chiesto riparazione ai tribunali svizzeri se la FIFA non avesse trovato una soluzione.

La risposta della FIFA
In risposta a ciò, l’organo di governo del calcio ha emesso un emendamento in cui si afferma che tali trasferimenti non possono essere conclusi prima del 1 agosto. Ma lo Shakhtar afferma che ciò non risolve comunque la situazione, perché i club acquirenti dovranno attendere solo qualche settimana in più per poi ottenere nuovi giocatori gratuitamente.

Lo Shakhtar ha quindi presentato ricorso. Il club ha chiesto che la decisione della FIFA venga revocata ma anche che venga condannata al risarcimento dei danni al club. Chiede inoltre, tra l’altro, che la FIFA copra tutti i costi relativi ai procedimenti legali. Il presidente dello Shakhtar aggiunge che Gianni Infantino non ha risposto a diverse lettere a lui indirizzate personalmente. Si dice anche che la FIFA abbia fuorviato il pubblico dicendo di aver consultato “le principali parti interessate del calcio in Ucraina” prima della decisione.