Xhaka conferma: “Sono stato a un passo dalla Roma. Vi spiego perché non sono andato”

Granit Xhaka, a distanza di un anno, conferma di essere stato a un passo dalla Roma. Alla fine, però, ha scelto di rimanere all’Arsenal e spiega come mai. Lo svizzero è arrivato a Londra nell’estate del 2016 dal Borussia Mönchengladbach. L’avventura del centrocampista all’Emirates Stadium è andata avanti tra alti e bassi e, nell’estate 2021, stava per dire addio al club di Premier League. Il tecnico della Roma José Mourinho desiderava ingaggiare Granit e lo svizzero era a un passo dai giallorossi. Il portoghese, però, non è riuscito a esaudire il suo desiderio e la mossa non si è concretizzata. 

Xhaka: “Sì ero a un passo dalla Roma”

Xhaka è rimasto all’Arsenal e, nell’agosto dello scorso anno, ha firmato un rinnovo fino al 2024. Ora, parlando con ESPN durante il tour pre-stagionale dei Gunners negli Stati Uniti, lo svizzero ha spiegato perché non si è trasferito in Serie A. Mikel Arteta e il direttore tecnico Edu sono stati decisivi:C’era qualcosa, sì”. Alla domanda su quanto sia stato vicino a lasciare i Gunners ha detto: “Molto vicino. Non si è fatto nulla perché Mikel con Edu non mi hanno lasciato andare, volevano restassi”. 

Xhaka nascita del figlio

Il tecnico è riuscito a convincerlo a rimanere a Londra: Senza di lui non sarei più in questo club. Mi ha aiutato tanto quando ero a terra. Mi ha preso da parte e con piccole cose, passo dopo passo, mi ha dato una mano anche con i tifosi. Ho avuto tanti tifosi, ma devo dire che Mikel è uno dei migliori che abbia avuto”.

caos xhaka in casa arsenal

Lo svizzero: “Sono molto felice qui”

Lo svizzero, ora, vuole rimanere all’Emirates Stadium e giocare a Londra per molti anni: Sono molto felice qui. La mia famiglia è molto felice qui. Ho un contratto per altri due anni, è vero. Avrò 30 anni a settembre ma non penso all’età. Puoi avere 18 anni, 90, 35. Se hai la qualità, puoi giocare. Avevamo molte persone qui, David Luiz per esempio, che ha avuto una carriera straordinaria, 33, 34, 35, sta giocando anche adesso. Ecco perché l’età è solo un numero per me. Finché sarò in forma, finché potrò aiutare la squadra, cercherò di fare di tutto. Quando arriverà il momento, non posso farlo, sono il primo a dire al club: ”Non sono pronto per farlo’”.

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