Regole più severe in Premier League. Gli invasori di campo, dalla prossima stagione, riceveranno la squalifica automatica dei club e potranno essere perseguiti penalmente per violenza calcistica. Sanzioni più severe anche per chi introduce allo stadio fumogeni o fuochi d’artificio, per chi utilizza droga, per coloro che lanciano oggetti o cantano cori offensivi.
La FA, la Premier League e la EFL, a seguito di una serie di incidenti durante la stagione 2021-22, hanno deciso di reprimere la violenza dei tifosi con norme ancora più severe.
Premier, squalifica automatica per gli invasori
I tifosi di calcio che invadono il campo, come riporta il Daily Mail, riceveranno un’espulsione automatica del club e saranno denunciati alla polizia. Anche l’utilizzo di fumogeni o fuochi d’artificio, il lancio di oggetti, l’uso di droghe o di comportamenti discriminatori saranno tutti repressi nell’iniziativa congiunta della Federcalcio, della Premier League, dell’EFL e della polizia.
Un’iniziativa nata a seguito di una serie di incidenti nella scorsa stagione. L’attaccante dello Sheffield United Billy Sharp, ad esempio, è stato aggredito da un tifoso del Nottingham Forest durante le celebrazioni nelle semifinali dei playoff. Un tifoso del Leicester, invece, è corso in campo e ha sferrato alcuni pugni ai giocatori del Forest per festeggiare un gol nel match di FA Cup al City Ground a febbraio. Questi sono solo alcuni esempi, ma gli episodi sono davvero tanti.
Tutti i trasgressori identificati saranno denunciati
Invadere il campo durante una partita di calcio, in Inghilterra, è un reato penale da 31 anni, ma in genere non viene punito durante i momenti di festa. Le autorità, considerato che alcune celebrazioni si sono trasformate in atti di violenza, hanno deciso di reprimere anche le invasioni che avvengono durante i momenti di festa.
Dall’inizio della stagione 2022-23, tutti i trasgressori identificati saranno denunciati dai club alla polizia e l’accusa potrebbe compromettere la fedina penale permanentemente. Le autorità lavoreranno insieme all’Unità di polizia calcistica del Regno Unito e al Crown Prosecution Service per stabilire un nuovo principio per i casi relativi a fuochi d’artificio o fumogeni, oltre all’ingresso in campo.
