Mega rissa in campo, giocatore muore dopo 15 giorni di agonia: troppo gravi le ferite riportate  

Tragedia negli Stati Uniti. Un giocatore di 29 anni è morto a causa delle ferite riportate durante una mega rissa in campo. Misael Sanchez, questo il nome del calciatore, è morto nelle scorse ore, dopo 15 giorni di agonia. Il giovane, come riporta ABC News, era stato attaccato dai giocatori rivali durante una partita in California. 

Mega rissa in campo, giocatore aggredito dagli avversari

Tutto ha inizio il 10 luglio scorso. La polizia viene chiamata per una rissa avvenuta su un campo da calcio della Oxnard High School. Quando le autorità arrivano sul posto, trovano Sanchez sdraiato a terra. Il 29enne, secondo una dichiarazione rilasciata dal dipartimento di polizia di Oxnard, non rispondeva agli stimoli: “Gli agenti hanno parlato con i testimoni e hanno appreso che la rissa era tra due squadre di calcio adulte – si legge nella dichiarazione – La rissa è avvenuta perché le due squadre non erano d’accordo con una decisione dell’arbitro”.

giocatore
Misael Sanchez

Una decisione controversa dell’arbitro ha scatenato la furia dei giocatori, ma la situazione è degenerata. Il 29enne è stato attaccato da più avversari: “Sanchez era in campo a giocare a calcio per una delle due squadre quando è scoppiata la rissa. Durante la rissa, Sanchez è stato aggredito da più persone”. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, Sanchez è stato spinto a terra e preso a calci da più persone. È stato trovato insensibile dopo che la folla si è allontanata

Il 29enne è morto dopo 15 giorni di agonia

Il giovane è stato successivamente portato al Ventura County Medical Center in condizioni critiche e nelle scorse ore, dopo 15 giorni di agonia, è morto. Troppo gravi le ferite riportate, come riferito dal dipartimento di polizia della contea di Ventura. Le autorità hanno confermato che un uomo è stato arrestato in relazione all’incidente, ma hanno fatto appello affinché i testimoni si facciano avanti.

Nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia sul corpo del giocatore per determinare l’esatta causa della morte. Sanchez è il secondo morto in un mese sui campi da calcio. Qualche settimana fa, infatti, un arbitro in El Salvador è morto dopo essere stato aggredito dai giocatori per aver mostrato un cartellino rosso. Jose Arnoldo Amaya, di 63 anni, è morto per un’emorragia interna dopo essere stato aggredito mentre dirigeva una partita allo stadio Toluca di Miramonte.

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