Mauricio Pochettino rompe il silenzio dopo il licenziamento del PSG e, in una lunga intervista rilasciata a Infobae, parla della sua esperienza nel club parigino. L’ex tecnico della squadra d’oltralpe affronta diversi temi, dall’ossessione della società per la Champions League, a Kylian Mbappé fino al caso Icardi.
Pochettino: “Al PSG si guarda solo alla Champions”
Il 50enne ha guidato la squadra francese per 18 mesi, conquistando la Ligue 1, la Coupe de France e la Supercoppa di Francia. Il successo casalingo, però, al PSG non conta: “È stata un’esperienza positiva. Abbiamo vinto Supercoppa, Coppa di Francia e campionato in un anno e mezzo ma è chiaro che il PSG deve vincere la Champions e che se non ci riesci è considerato un fallimento. Ma è un fallimento da 50 anni, non solo della scorsa stagione. Da 10-11 anni il PSG vince in patria e compra giocatori con l’obiettivo di trionfare anche in Europa. Credo che ce la farà perché ha le risorse ma ci sono fattori che non si possono controllare”.
Pochettino, la scorsa stagione, ha guidato il PSG agli ottavi di finale della competizione europea, ma la squadra francese è stata eliminata dal Real Madrid. I parigini hanno vinto all’andata per 1-0, ma alla fine hanno trionfato i Blancos. Il tecnico argentino, però, recrimina un fallo che avrebbe potuto cambiare il corso della storia.
L’argentino crede infatti che Karim Benzema abbia commesso fallo su Gianluigi Donnarumma in occasione del primo gol degli spagnoli: “Ci sono cose che non si possono controllare e credo che se il VAR avesse rivisto il contatto tra Benzema e Donnarumma, sarebbe andata diversamente. Loro hanno preso fiducia, un’energia diversa e noi abbiamo commesso un errore. Il calcio non deve andare oltre l’analisi della partita. Il fattore fortuna conta e quello emotivo influisce ma non credo siano così rilevanti”.
Il tecnico: “Al PSG non c’è progetto a lungo termine”
Pochettino sottolinea poi che ci sono squadre che danno fiducia e tempo ai propri allenatori, il PSG non è tra queste: “Ci sono squadre che si fidano degli allenatori, come il Liverpool o il Manchester City, ci sono progetti a lungo termine che ti danno la possibilità di lavorare bene. Faccio sempre il confronto: abbiamo vinto il campionato con il PSG con 15 punti di vantaggio ma abbiamo perso contro il Real Madrid e ovviamente ci sono stati problemi. Il City viene eliminato contro il Real Madrid, prende tre gol in cinque minuti ma la settimana successiva acquista Haaland e dà all’allenatore la possibilità di reinventarsi ancora, di cercare soluzioni nuove e vincere il campionato inglese. I progetti sono diversi; da un lato c’è il Manchester City che si fida di un manager da sette anni, dall’altra un PSG in cui bisogna vincere la Champions, non il campionato. È diverso e lo accetto. Non è una critica”.
Pochettino: “Il rinnovo di Mbappé e il caso Icardi”
L’argentino riferisce anche che Kylian Mbappé non ha nulla a che fare con il suo addio. Pensa però che sia naturale che il club faccia tutto il possibile per mantenere uno dei suoi migliori giocatori: “Quello che penso è che il PSG abbia fatto tutto il possibile per trattenere Kylian e anche su questo sono d’accordo. È uno dei migliori giocatori del mondo e penso che il PSG, avendo tutte le risorse per farlo, lo abbia convinto a restare. Ma non credo che Kylian sia il responsabile del nuovo progetto. Kylian il migliore al mondo? Per me è Messi, non c’è dubbio. Dopo è chiaro che Mbappé è un candidato per poter raccogliere l’eredità. E non dimentichiamo Neymar”.
E infine, spazio al caso Icardi, che ha tenuto banco per diverse settimane: “Penso che abbiamo gestito molto bene l’intera questione come staff tecnico. Sono cose che accadono in ogni squadra ma fa più notizia quando succede in un club come il PSG, con i riflettori sempre puntati. Abbiamo gestito tutto in modo calmo, moderato”.
