Qatar 2022, Hazard controcorrente: “Qui per giocare a calcio, non per fare politica”

Le polemiche riguardo il divieto di indossare la fascia a sostegno della comunità LGBTQ+ e più in generale quelle contro il mancato rispetto dei diritti civili in Qatar non accennano a placarsi, con molte nazionali sul piede di guerra sia contro il paese organizzatore che contro la Fifa. Mercoledì ha fatto molto “rumore” la protesta silenziosa della Germania prima del calcio d’inizio della sfida con il Giappone, così come la minaccia della Danimarca di abbandonare il massimo organo del calcio internazionale. Ma c’è anche chi va controcorrente, e al Mondiale vorrebbe semplicemente giocare a calcio, Eden Hazard.

Il pensiero di Hazard

Il suo Belgio ha avuto la meglio di misura sul Canada e lui non ha certamente brillato, ma Eden Hazard ha comunque trovato il modo di prendersi la scena in Qatar, criticando la protesta messa in atto dalla Nazionale Tedesca prima della partita contro il Giappone. Secondo il trequartista del Real Madrid sarebbe stato meglio per la Germania concentrarsi maggiormente sulla partita piuttosto che sull’annosa polemica riguardante i diritti civili e umani: “Avrebbero fatto meglio a non fare gesti e a pensare a vincere“, ha detto. “Siamo qui per giocare a calcio, non per lanciare un messaggio politico“.

La fascia arcobaleno

Ci sono persone sicuramente più adatte di noi per parlare di certe cose“, ha continuato Hazard. “Noi vogliamo solo concentrarci sul calcio. Non mi sento a mio agio a parlare di questa problematica perché, ripeto, io sono qui per giocare a calcio“, ha aggiunto. “Ci è stato imposto un divieto, e io non voglio iniziare la partita con un cartellino giallo, sarebbe stato inopportuno per la partita e per il resto del torneo. Tornare ad indossare la fascia arcobaleno? Forse dovrò rimandare“, ha concluso.

Eden Hazard

Una voce decisamente fuori dal coro…

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