Grinta, istinto, look decisamente singolare, 135 presenze con la nazionale messicana, cinque convocazioni ai Mondiali di cui tre (2014, 2018 e 2022) giocati da protagonista, quattro Gold Cup e una medaglia di bronzo conquista alle Olimpiadi 2020 a Tokyo. Così si può riassumere l’identikit calcistico di Guillermo Ochoa che, nel corso del mercato invernale, è approdato alla Salernitana. Sul portiere messicano circola, da anni, la leggenda secondo cui avrebbe una mano con sei dita e, in merito, è arrivata la risposta del classe ’85 di Guadalajara.

Ochoa e la mano con sei dita
Dopo due Mondiali vissuti in panchina, Ochoa gioca titolare nell’edizione del 2014 in Brasile. Proprio contro i verdeoro, nella seconda partita del gruppo A datata 17 giugno, l’estremo difensore messicano sfodera una prestazione maiuscola condita, in tal senso, da una serie di parate straordinarie. Da lì, in Messico, nasce la leggenda secondo cui il classe ’85 avrebbe una mano con sei dita.
Ochoa fa chiarezza
In questo contesto, nelle scorse ore è arrivata la spiegazione di Ochoa nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Ancora con questa storia – risponde ironicamente il portiere della Salernitana – si tratta di uno scherzo.
In Messico il 28 dicembre ricorre una festività simile al pesce d’aprile e, in questo senso, i media si divertono a scherzare e a dire cose non vere”. Quindi, sulla natura della propria mano, ha chiosato nuovamente con ironia: “Magari avessi sei dita, ne ho solo cinque ma sono ben allenate“.
