Brahim Diaz è uno dei giocatori di maggior talento del Milan. In rossonero il classe ’99 ha totalizzato 102 presenze, condite da 15 gol, tra campionato, Coppa Italia, Champions, Europa League e Supercoppa Italiana. Nella stagione in corso il 10 milanista ha messo a segno 4 reti in 23 partite, ritagliandosi un ruolo da protagonista, per poi faticare al pari di tutta la squadra a inizio 2023. Un rendimento, quello con la maglia rossonera nelle ultime stagioni, che non ha però convinto il c.t. della Spagna Luis Enrique a prenderlo in considerazione. Pertanto, nelle scorse ore, Brahim Diaz avrebbe detto addio alla Roja.

La carriera di Brahim Diaz
Nato a Malaga il 3 agosto 1999, Brahim Diaz cresce calcisticamente tra le fila del club locale per poi entrare, a 14 anni, nel settore giovanile del Manchester City. Con i citizens, tra il 2016 e il 2018, colleziona 15 presenze e due gol tra Premier, Champions League, coppe nazionali e Community Shield.
Quindi, nel gennaio 2019, il passaggio a titolo definitivo al Real Madrid, con cui mette a segno due gol in 21 apparizioni. Da lì il prestito al Milan nell’estate 2020 e, dopo un primo anno tra alti e bassi, la conquista dello Scudetto al termine della stagione 2021/22.

Capitolo nazionale
Quanto alla nazionale, con la Spagna Diaz ha giocato in quasi tutte le selezioni giovanili: Under 17, u-19 e u-21. In nazionale maggiore, però, il trequartista del Milan è sceso in campo solo in un’occasione, nell’amichevole contro la Lituania dell’8 giugno 2021, quando con un suo gol contribuì al 4-0 finale della Roja. Nel 2018, alla luce delle origini marocchine della nonna, Brahim Diaz aveva avuto l’occasione di rappresentare la nazionale nordafricana, con l’allora tecnico Herve Renard pronto a convocarlo per i Mondiali in Russia.

Dopo il rifiuto dell’ex Real Madrid, però, nessun’altra chiamata è mai arrivata dalla Spagna e a questo, probabilmente, è riconducibile il dietrofront del giocatore. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, infatti, Brahim Diaz avrebbe deciso di dire addio alla nazionale spagnola per sposare la causa marocchina. Un’opzione lecita alla luce del fatto che, con la Roja, non è mai sceso in campo in gare ufficiali. A questo punto non resta che attendere una convocazione (magari già in vista del prossimo impegno contro la Colombia) da parte del Marocco, una delle rivelazioni più affascinanti dei Mondiali in Qatar.