Come è noto, la Juventus è stata penalizzata di 15 punti in classifica dalla Corte Federale nell’ambito del caso plusvalenze. Una sentenza, quella dello scorso venerdì, che però potrebbe non essere l’unica nei confronti del club bianconero. La Vecchia Signora, dal canto suo, avrà un mese di tempo per presentare ricorso da quando verranno ufficializzate le motivazioni della Corte, attese nei prossimi giorni. A tal proposito è intervenuto Nicola Legrottaglie, ex difensore bianconero (154 presenze e 10 gol), che ha spiegato il proprio punto di vista attraverso la Bibbia.

Legrottaglie cita la Bibbia
Ospite della trasmissione Leo Talk, su Sportitalia, Legrottaglie si è espresso duramente in merito alla situazione che vede coinvolta la Juventus: “Vinci nove Scudetti ma poi perdi la reputazione, ne vale la pena? Il club è stato chiaramente avvantaggiato nell’acquistare determinati giocatori durante il mercato”. Quindi, l’ex bianconero cita un passo della Bibbia: “Meglio una buona reputazione che grandi ricchezze, la bontà è meglio dell’oro e dell’argento“.
Dal Vangelo secondo Nicola Legrottqglie.
— Alessandro (@90ordnasselA) January 27, 2023
Che bordata! pic.twitter.com/6xum1VZKZd
Legrottaglie: “Chi controlla il calcio cosa fa?”
Nel corso del suo intervento, Nicola Legrottaglie ha poi puntato il dito contro chi avrebbe dovuto vigilare sulla situazione: “Il sistema che controlla il calcio cosa fa? Com’è possibile che sia stato permesso ad alcune squadre, vedremo poi quante, di agire in questa maniera? Perché deve intervenire la Corte Federale e come mai non c’è un arbitro interno che monitora tutto? C’è qualcosa che non quadra“. Posizione chiara quella dell’ex bianconero che, per porre l’accento sulla gravità dei fatti, si è avvalso delle Sacre Scritture.