La Figc apre un’altra inchiesta su Moggi: il motivo

Luciano Moggi è finito di nuovo nel mirino della Figc. La Procura Federale ha infatti aperto un’inchiesta che riguarda proprio l’ex dirigente della Juventus. Non si tratta di strascichi di Calciopoli o di vecchie questioni ancora aperte. Sotto la lente dei procuratori è infatti finita la presenza a bordo campo di Moggi in occasione della gara del campionato Primavera tra Napoli e Juventus disputatasi a Cercola lo scorso 14 Gennaio. L’ex dirigente radiato a vita dopo la famosa vicenda che sconquassò il mondo del calcio nel 2006, non aveva il permesso di trovarsi lì.

Moggi a Cercola

Non è passata affatto inosservata la presenza di Luciano Moggi in prossimità del campo di gioco durante la sfida del campionato Primavera 1 tra Napoli e Juventus, terminata 2-1 in favore dei giovani partenopei. La partecipazione dell’ex dirigente alla sfida è diventata presto di dominio pubblico, al punto che la federazione ha voluto vederci chiaro. A tal proposito la Procura il primo Febbraio ha ascoltato Gianluca Pessotto, coordinatore degli staff tecnici bianconeri, il quale si è intrattenuto a lungo con Moggi, come si evince dalle immagini di quel giorno a Cercola.

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Chinè apre un’inchiesta

Il procuratore federale Giuseppe Chinè, ormai noto per le recenti vicende che hanno coinvolto la Juventus, ha deciso dunque di aprire un’indagine a riguardo per accertare cosa sia effettivamente successo. La violazione, qualora dovesse essere verificata, riguarderebbe la presenza a bordocampo di una figura non presente né in lista gara né tra gli accreditati, aggravata nel caso di Moggi dalla radiazione, ovvero “la preclusione a vita alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc”. La presenza dell’ex dirigente nella gara Primavera potrebbe avere delle ripercussioni importanti.

Giuseppe Chiné, procuratore federale

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