Una bufera si è scatenata sull’inchiesta Prisma. Uno dei pubblici ministeri, Ciro Santoriello, è sotto accusa per delle parole pronunciate 4 anni.
Le parole incriminate del pm
“Io lo ammetto, seguo e sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come pubblico ministero sono anti-juventino, contro i ladrocini in campo”.
Questa è la frase incriminata, pronunciata dal pm Santoriello 4 anni fa nel corso di un convegno a Milano. Alcuni studi legali si erano trovati insieme e già parlavano di bilanci e plusvalenze nel mondo calcistico. Durante l’intervento di Santoriello si sentono risate e applausi dagli altri membri del convegno.
“Ma dai, è una battuta. Non vedete che tutti ridono e scherzano?! È una battuta”
— Riccardo Meloni (@RiccardoMeloni4) February 7, 2023
Chi vuole derubricare a ‘battuta’ le frasi di #Santoriello non è intellettualmente onesto ⬇️ pic.twitter.com/MEbUCfpOC8
In un altro video, invece, si sente il pm parlare con il relatore del convegno, il quale dice: “Rimaniamo distanti sul fatto che lei sia pm e io avvocato, lei tifa Napoli e io tifo Inter”.
Il pm risponde: “Vabbè dai, basta no Juventus.”
Interviene il Ministro dello Sport
Sul fatto è intervenuto anche il Ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha twittato: “Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni. Per ora penso sia corretto che mi fermi qui.”
Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni. Per ora penso sia corretto che mi fermi qui.
— Andrea Abodi (@andreaabodi) February 6, 2023
Intanto i tifosi juventini sono sul piede di guerra sui social. Tantissimi utenti stuzzicano il fuoco della polemica, portando in campo la convinzione che chi decide non può essere di parte. Molti juventini attaccano la credibilità dell’indagine Prisma, basandosi sul fatto che l’inchiesta è partita dalle intercettazioni richieste da pm tifosi di altre squadre.
Ma teniamo a ricordare che Santoriello è uno dei tre Pm che sta seguendo l’inchiesta “Prisma” e, quindi, rappresenta l’accusa. Non sarà lui dunque a decidere sul rinvio a giudizio, né a pronunciare un’eventuale sentenza di assoluzione o condanna nei confronti della Juventus, compito che spetta ad altri giudici. Le sue frasi, che non cambiano il contenuto delle intercettazioni e del materiale prodotto dall’inchiesta, pongono comunque il tema dell’opportunità di fare dichiarazioni di questo tenore da parte di un magistrato, chiunque esso sia e qualsiasi cosa o persona siano l’oggetto di tali interventi.
