Eroe per un giorno: la storia di Yann Karamoh

Yann Karamoh domenica ha deciso la partita tra Torino e Udinese. Il suo gol ha regalato alla squadra di Juric tre punti fondamentali contro una diretta concorrente per credere ancora di più nel sogno Europa. Per l’ex giocatore dell’Inter è il secondo gol di fila con la maglia granata, dopo quello segnato in Coppa Italia contro la Fiorentina, ma quello dell’altra sera ha tutto un altro peso.

Ma chi è Yann Karamoh?

Nato a Abidjan, in Costa d’Avorio l’8 luglio del 1998, si è spostato con tutta la famiglia in Francia quando aveva due anni, paese di cui ha ricevuto la naturalizzazione.

Come molti africani immigrati nel paese transalpino, le condizioni di vita della sua famiglia non erano ottimali. Il piccolo Yann faceva di tutto per poter giocare a calcio, ma doveva fare i conti con le difficoltà economiche e la frequente assenza del padre, che lavorava come trasportatore.

Poi, un giorno, mentre giocava con gli amici in un campetto di periferia, Karamoh attira l’attenzione di alcuni scout del Racing Club de France. Vedendo un ragazzino con tecnica e velocità, lo portano nel settore giovanile. Lì Yann si fa le ossa aspettando una chiamata da qualche squadra più importante. Chiamata che arriva nel 2014, quando il Caen lo tessera e gli dà la possibilità di allenarsi prima con l’Under 19, poi con la squadra B e già nel dicembre del 2015 a entrare in prima squadra.

Yann Karamoh con la maglia del Caen
Yann Karamoh con la maglia del Caen

All’inizio della stagione successiva, Karamoh è un giocatore importante per la squadra normanna. Esordisce in Ligue 1 il 13 agosto 2016 e il 21 settembre realizza la sua prima rete tra i professionisti. Anche grazie a lui il Caen si salva quell’anno, ma la squadra framcese non potrà più godersi le sfuriate sulla fascia del talentino cresciuto in casa: al termine del mercato estivo arriva l’offerta dell’Inter.

L’Inter e l’inizio dei problemi attitudinali

È impossibile chiedere a un ragazzo di 19 anni, al termine della sua prima stagione da professionista vero e proprio, di rifiutare la possibilità di giocare in un club storico e importante come quello nerazzurro, quindi il Caen lo cede prima in prestito e poi a titolo definitivo per 6,5 milioni.

Karamoh con la maglia dell'Inter
Karamoh esulta dopo l’unico gol con la maglia dell’Inter

Ma all’Inter l’estro di Karamoh si perde. Non trova continuità nella squadra allenata da Spalletti. Essere solo un ragazzo e ritrovarsi a Milano, giocare per una squadra come l’Inter, avere uno stipendio importante, tutto questo lo ha intralciato nel suo percorso come giocatore. E l’Inter, capendo i problemi del ragazzo, dopo un solo anno (18 partite e 1 gol) lo gira prima al Bordeaux, dove l’allenatore lo rimprovera perché preferisce più fare shopping a Parigi che allenarsi, e poi al Parma.

La retrocessione con il Parma e la Turchia

Nei lancieri ha una nuova opportunità per mostrarsi al grande calcio. E soprattutto ha una nuova responsabilità a cui pensare e che lo stimola: una moglie e un figlio a Parigi.

Al Parma gioca con più frequenza, fa vedere gli sprazzi di qualità pura che avevano convinto l’Inter ad acquistarlo. Allo stesso tempo ha avuto anche degli screzi pesanti con l’allenatore dei lancieri D’Aversa a causa dei ritardi a cui era soggetto spesso e volentieri il giocatore francese, ritardi che gli sono costati multe ed esclusioni. Al suo posto infatti spesso giocava Kulusevski nella prima parte di stagione, ma con il continuo della stagione Karamoh si è impegnato e ha trovato più spazio, anche se i suoi sforzi non sono bastati al Parma di evitare la retrocessione.

Yann Karamoh con la maglia del Parma
Karamoh con la maglia del Parma

Non rientrando più nei piani societari, il giocatore francese si è spostato in Turchia al Faith Karagumruk, dove ha trovato una colonia di italiani come Viviano, Bertolacci e Borini, oltre a Ljajic e in cui gioca con continuità, concludendo la stagione con 35 presenze e 4 gol, pareggiando la sua miglior stagione al Parma.

La terza chance di Yann Karamoh

Una stagione che gli vale la chiamata del Torino e la terza possibilità di mettersi in mostra in Serie A, dopo aver sciupato la prima con l’Inter e non aver colto a pieno quella con il Parma.

E ora Karamoh sembra veramente cresciuto come giocatore e come persona. Avere Juric come allenatore lo deve aver fatto diventare più serio e metodico nell’allenamento e nella vita extra calcistica. Ora deve solo mostrare a tutti quelli che pensano male di lui dai tempi del fallimento interista che lui non è quel giocatore lì, ma che invece può essere determinante in attacco a suon di giocare e strappi, e magari conquistare una posizione per l’Europa con il Torino, entrando nel cuore dei tifosi.

Karamoh con la maglia del Torino
Karamoh con la maglia del Torino esulta dopo il gol con l’Udinese

LEGGI ANCHE

Html code here! Replace this with any non empty raw html code and that's it.

I PIù LETTI DELLA SETTIMANA