Quella in corso, per Francesco Acerbi, è la prima stagione con la maglia dell’Inter. Come è noto, il difensore classe ’88 è approdato in nerazzurro la scorsa estate dopo quattro anni alla Lazio. Fin qui ha disputato 22 partite, condite da un gol, tra Serie A, Coppa Italia e Champions League: 35 anni e non sentirli, il calcio è più che mai il presente del difensore ma, in ottica futura, prende piede l’ipotesi panchina.

Acerbi: “Ho sempre voglia di migliorarmi”
Nella giornata odierna, Acerbi è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e ha raccontato il passaggio all’Inter: “Ho sempre voglia di migliorarmi, grazie a questo ho sempre superato le difficoltà. Sono arrivato qui dopo i fischi dei tifosi della Lazio e gli insulti degli interisti dopo il mio errore nella sfida dell’anno scorso contro il Milan. Sono rimasto zitto e ho pedalato“.

Futuro da allenatore
Nel corso dell’intervista, l’ex Lazio è poi intervenuto a proposito del suo futuro: “Dopo il ritiro mi piacerebbe diventare allenatore, ma oggi è vista quasi come una moda. Ormai il patentino lo prende anche un idraulico. Trovo giusto che tutti possano coltivare questo sogno, ma bisognerebbe dare priorità a chi ha giocato a calcio. Quindi, sul ruolo dell’allenatore: “L’elemento fondamentale è l’empatia, aiuta a gestire il rapporto con i giocatori”