Dopo la frase “anti-Napoli”, Marocchi (Sky) spiega la sua “battuta”

Ex centrocampista della Juventus, da tanti anni opinionista di Sky Sport, Giancarlo Marocchi è finito nella bufera per una battuta che ha fatto la scorsa settimana al tecnico del Sassuolo Dionisi riferendosi al Napoli. Sulle colonne del Corriere della Sera ha voluto chiarire le sue parole.

Il polverone scatenato da Marocchi

Il Napoli viaggia come un treno ad alta velocità e non si ferma più davanti a niente. Venerdì la squadra di Spalletti ha spazzato via il Sassuolo con uno 0-2 netto firmato dalla coppia gol Kvaratskhelia e Osimhen. A nulla è servito l’incoraggiamento di Marocchi alla squadra emiliana, che scherzando aveva detto a Dionisi “prometti di battere il Napoli?”. Una battuta che, però, non era piaciuta ai tifosi azzurri, scatenando una vera e propria bufera sui social.

La coppia gol del Napoli Kvaratskhelia Osimhen spazza via il Sassuolo
La coppia gol del Napoli Kvaratskhelia Osimhen spazza via il Sassuolo

Sulla questione era intervenuto anche Spalletti glissando (“Ognuno tifa chi vuole, noi andiamo avanti per la nostra squadra”) e oggi sul Corriere della Sera sono arrivati i chiarimenti del diretto interessato: La mia era solo una battuta. Non volevo sminuire nessuno né alimentare polemiche. In studio cerchiamo anche un po’ di leggerezza. Il Napoli domina le partite, si è tolto di dosso anche la pressione. Gioca in maniera naturale, ha sdoganato la parola scudetto proprio perché ha capito che anche questa è una dimostrazione di forza”.

La Champions è diversa

Marocchi ha messo in guardia la squadra di Spalletti dalle insidie europee: “In Champions il discorso è diverso, certo. Il livello si alza e le partite non prevedono margine d’errore, sbagliare anche soltanto un quarto d’ora dei 180 minuti a disposizione, tra andata e ritorno, può comprometterne l’esito. Non so dove arriverà il Napoli in Champions ma so che è pronto al doppio salto in avanti: rispetto al passato ha accettato la sfida, è consapevole. Il Napoli andrà in Europa con disinvoltura. Non ha un leader in senso assoluto, Osimhen non farebbe quello che fa se non avesse quel gruppo attorno, ma è una squadra che impressiona per l’armonia del gruppo. Ha tutti giocatori di movimento, ciascuno sa cosa fa il compagno. Un altro vantaggio è rappresentato dalle rotazioni collaudate: Spalletti ne fa già 4 o 5 senza che il gioco ne risenta. In Champions questa possibilità ti aiuta”.

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