La Serie A non sta attraversando periodi facili per quanto riguarda gli introiti. La Premier League, la Liga e la Bundesliga sono avanti luce e permettono ai club di incassare cifre molto alte dagli sponsor. Anche dal botteghino arrivano soldi freschi per le casse societarie, grazie agli stadi di proprietà, cosa che in Italia è difficile trovare. A lanciare l’allarme è il presidente della Fiorentina Commisso.
“Una volta eravamo primi, oggi no”
I tempi d’oro degli anni ’90 e primi 2000 sono lontani se paragonati a quelli odierni. In quella decade la Serie A dominava in Europa sia a livello di trofei che di introiti, grazie anche alle famose 7 sorelle e ai tanti top player che preferivano il nostro campionato rispetto agli altri. Oggi è tutto il contrario e Commisso, a SkySport, chiede aiuto agli organi competenti: “La Serie A fattura un terzo della Premier League, Spagna e Germania. I ricavi sono troppo differenti. Abbiamo bisogno d’aiuto, non solo la Fiorentina ma tutte le squadre“.
C’è anche un problema di tasse
Continuando nella sua analisi, il presidente della Fiorentina parla anche di un problema di tasse che affonda i club italiani. Nello specifico fa leva sulla disparità da dove si acquistano i calciatori: “Non è possibile che le tasse siano più basse se acquisti un giocatore all’estero rispetto a se lo acquisti in Italia“. Questo spiega perchè i club preferiscono puntare sugli stanieri che coltivare i propri vivai o pescare nelle serie inferiori. Un problema serio su cui risuona un campanello d’allarme.
