Quello di Ferran Torres (25 presenze e 3 gol in stagione) è uno dei profili più interessanti del calcio spagnolo e non solo. Il classe 2000 si è messo in mostra con la maglia del Valencia (club nel quale è cresciuto calcisticamente) tra il 2017 e il 2022, tanto da attirare l’attenzione di Pep Guardiola. Quindi il passaggio al Manchester City dove, però, rimane appena un anno e mezzo. A gennaio 2022 arriva infatti la chiamata del Barcellona ma, per Ferran, è l’inizio di un incubo.

Ferran Torres sul passaggio al Barcellona
Stando a quanto riportato da Mundo Deportivo, Ferran Torres avrebbe riferito ad alcuni giornalisti (attivi nel mondo blaugrana) di aver attraversato una fase estremamente complicata nei primi mesi al Barcellona: “Ho lasciato la Premier League per venire qui ma nessuno sembrava apprezzarlo. Quando sono arrivato la squadra era nona in campionato e io avevo un’unica ossessione, fare gol, era diventato un pensiero costante e non riuscivo più a divertirmi“.
“Un pozzo senza fondo”
Il racconto del classe 2000 si addentra poi sulla sfera personale: “Sono entrato in un pozzo senza fondo e non vedevo via d’uscita. Ho perso l’autostima e la fiducia in me stesso, è stato un periodo orribile”. Quindi, la richiesta d’aiuto: “A quel punto ho capito che avevo bisogno di una mano per uscire da quella situazione e mi sono rivolto a uno psicologo. Per me è stato molto importante, mi ha aiutato a superare un momento difficile e finalmente sto tornando a divertirmi”.
