Il Milan arrembante della scorsa stagione non esiste più, o meglio la versione attuale sembra, almeno sul piano del gioco, una brutta copia di quella che è riuscita a vincere lo Scudetto. Così, dopo una serie di risultati deludenti, Stefano Pioli ha deciso di dare un nuovo volto alla squadra, schierandola con un 3-5-2 meno propositivo ma più efficace. Ed i risultati al momento gli stanno dando ragione, con i rossoneri capaci di tre vittorie nelle ultime tre partite, tutte per 1-0. Un cambio di rotta che però non è proprio piaciuto ad Arrigo Sacchi, che sulle colonne della Gazzetta ha bacchettato Pioli.

Il Sacchi-pensiero
Sacchi è da sempre un grande sostenitore di Pioli, ma la rivoluzione tattica adottata dal tecnico emiliano gli ha fatto un po’ storcere il naso: “Il Milan, nella passata stagione, ha stupito tutti vincendo con merito lo Scudetto proponendo un calcio divertente e moderno. Poi è successo qualcosa che non era difficile da prevedere: la sindrome del successo ha bloccato la squadra. E anche Pioli ha cominciato ad aver paura e, per rimediare e fermare l’emorragia, si è affidato alla tattica. Il tatticismo, in Italia, paga ancora, ma ci si ricordi sempre che, di fronte a uno stratega, un tattico perde sempre…”.

Tornare sulla vecchia via
L’ex allenatore del Milan e della Nazionale Italiana auspica un ritorno ai dogmi che hanno portato in alto i rossoneri lo scorso anno: “Pioli è stato l’architetto che ha disegnato la splendida creatura della passata stagione e ha saputo vincere attraverso l’intelligenza e le idee“, ha sottolineato. “Mi auguro che si ritorni su quella via e lo si può fare soltanto se si crede fermamente nelle proprie idee“.

Per ora, soprattutto guardando i risultati, risulta però difficile pensare che l’attuale mister rossonero ritorni sui suoi passi.