La Reggina rischia l’esclusione dalla Serie B

La Reggina è sotto osservazione da parte della Serie B perché non ha versato i contributi necessari. Rischia dalla penalizzazione in classifica all’esclusione dal campionato.

Si apre il caso Reggina

La Gazzetta dello Sport rimporta il tema principale di cui si è discusso ieri all’Assemblea di B: il caso Reggina.

A fien dicembre la squadra calabrese ha richiesto al Tribunale di ristrutturare il debito ereditato dal nuovo proprietario Felice Saladini. I debiti della gestione Gallo superavano i 13 milioni, quindi la nuova società ha scelto di passare dalla via giuridica così da rispettare la scadenza di dicembre riguardo ai pagamenti di ottobre, ma sono rimasti in sospeso quelli del secondo semestre. Il giudice, dopo la mossa societaria, ha autorizzato ogni spesa relativa agli stipendi, ma non quelle relative ai contributi non pagati.

La preoccupazione del campionato cadetto e dei club di Serie B nasce dal fatto che alla squadra allenata da Pippo Inzaghi viene contestato il mancato pagamento dei contributi entro il 16 febbraio, data di scadenza per depositare i soldi.

La Gazzetta parla di 2,9 milioni non pagati. La violazione potrebbe portare all’indagine e anche al deferimento.

Il rischio dell’esclusione dal campionato

La difesa dei calabresi è però chiara: proprio in data 16 febbraio, il Tribunale ha scritto al club di non pagare questi contributi perché non rientravano nella ristrutturazione complessiva del debito.

Nonostante ciò, le regole dell’ordinamento sportivo fanno modo che la Reggina rischi la penalizzazione, se non addirittura l’esclusione.

A preoccupare i calabresi c’è il precedente della Juve Stabia nella scorsa stagione, che è stata condannata a 2 punti di penalizzazione.

Filippo Inzaghi, allenatore della Reggina
Filippo Inzaghi, allenatore della Reggina

I club di Serie B chiedono chiarezza, e aggiungono anche una concorrenza sleale in sede di calciomercato.

Il presidente del campionato cadetto Balata ha espresso l’impegno di tutto l’organo e di tutti i club in una nota ufficiale: “La serena discussione svoltasi nel corso dell’assemblea di ieri ha avuto ad oggetto un approfondimento tecnico e giuridico teso ad individuare meccanismi di coordinamento tra il “Codice della crisi d’impresa” con le norme dell’ordinamento sportivo, il cui obiettivo è quello di garantire l’equo svolgimento delle competizioni. Su questo ieri si è aperto un dibattito al quale hanno contribuito tutte le società presenti, con la consapevolezza tuttavia che il tema, laddove vi siano già procedimenti pendenti, va affrontato e risolto nelle sedi competenti, tenendo conto dell’interesse, comune alla Lega e a tutte le associate, a garantire l’integrità della competizione.”

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