L’ex consigliera indipendente del Cda della Juventus, Daniela Marilungo, ha parlato con i magistrati a riguardo della situazione societaria del club bianconero e svela retroscena poco rassicuranti per il club.
La deposizione di Daniela Marilungo
I procuratori della Repubblica hanno depositato un dossier di circa mille pagine di atti integrativi relativi all’inchiesta Prisma in vista dell’udienza preliminare fissata il 27 marzo.
Diverse pagine degli atti integrativi depositati sarebbero dedicate a Daniela Marilungo, componente esterna del Cda della Juventus.

La consigliera ha avuto un colloquio lungo 8 ore con i procuratori e nella sua testimonianza ci sarebbero indiscrezioni problematiche per Andrea Agnelli.
Nel corso della deposizione ha ripercorso le tappe che l’hanno convinta a dimettersi dal ruolo il 25 novembre scorso, tre giorni prima del resto del Cda bianconero.
LE NUOVE MILLE PAGINE DEI PM.#Agnelli in primis e tutto il CdA della #Juventus, ora dimissionato, facevano pressioni sulla consigliere indipendente #Marilungo perchè desse l’okay all’approvazione del bilancio farlocco per il pericolo di penalizzazioni o esclusione dal campionato pic.twitter.com/eI0vqtg7zR
— Paolo Ziliani (@ZZiliani) March 1, 2023
L’ex consigliera ha messo le mani avanti sulle side letters della manovra stipendi e sulle scritture private tra Chiellini e Agnelli: “Non ho mai ricevuto dalla Juventus questi documenti.”
Le dimissioni
Come riporta il Corriere della Sera di oggi, il legale della consigliera indipendente avrebbe consigliato alla sua assistita di non approvare il bilancio né altre manovre del Cda, così da non incorrere in conseguenze. Così è stato riferito anche al procuratore Gianoglio.
Marilungo dice anche: “Mi dimisi perché capii che stava crollando tutto. Il mio avvocato mi avvisò: non approvare il bilancio.”

Nonostante le dimissioni, il Cda della Juve continuò a mandarle le convocazioni per le assemblee, creando di persuaderla a ritirare le dimissioni: “Se ti dimetti crei un danno irreparabile alla società.”
È servito l’intervento dell’avvocato con tanto di minacce di denuncia per convincere il Cda a ratificare le dimissioni. Da quel momento la società non si è più fatta sentire.

Prima di questo, Agnelli stesso aveva avuto un colloquio con Marilungo per parlare della decisione di altre due consigliere di Exor di dimettersi: “Disse che avevano timore di essere indagate. Se rimanete con noi andremo avanti fino alla fine in tutte le sedi. Voglio rassicurarvi che la società ha sempre operato nel modo giusto e nel rispetto della legge. La spada di Damocle che ci rappresentavano Agnelli e Gabasio era che se non avessimo approvato il bilancio entro una certa data non ci saremmo potuti iscrivere al campionato.”
LEGENDA: la terzultima in serie A quest’anno si salva.#Juventus#Agnelli pic.twitter.com/w7jvjY5gNf
— Paolo Ziliani (@ZZiliani) March 1, 2023
Una confessione che potrebbe mettere a nudo il Cda della Juventus e soprattutto Agnelli. Intanto la Juve ieri ha depositato il ricorso per i 15 punti di penalizzazione al Collegio di Garanzia del Coni.