Dopo l’ultima esperienza alla Salernitana, chiusa non senza polemiche, Walter Sabatini è attualmente senza squadra, anche se ha già confidato che è pronto a rimettersi in gioco già a partire dalla prossima stagione. L’esperto direttore sportivo ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato di alcuni “suoi” ex giocatori, in particolare di Radja Nainggolan, da poco approdato in una Spal in grossa crisi. Parlando del belga il dirigente è stato molto diretto: ha sottolineato di essere legato a lui da grande affetto, ma lo ha anche descritto come un professionista non proprio ineccepibile…
Sabatini e Nainggolan
Sono stati tantissimi i calciatori che Walter Sabatini ha portato in Italia nella sua lunga carriera da direttore sportivo. Molti si sono rivelati dei grandi campioni, altri non sono riusciti a tirar fuori tutto il loro potenziale, alcuni si sono rivelati dei flop.

Ad ognuno di loro l’ex dirigente tra le altre di Palermo, Lazio, Roma e Salernitana, è rimasto particolarmente legato. Come a Radja Nainggolan, attualmente alla Spal: “Sono affezionato a tutti i giocatori che ho portato in giallorosso, ma quello che più mi ha fatto arrabbiare è Nainggolan. Gli voglio bene come un figlio, però lo vorrei a casa mia per picchiarlo: è veramente incontrollabile. È anche un grande calciatore, ma è un delinquente, è uno che se gli metti davanti 7-8 shottini se li scola tutti“.

Gli “elogi” al belga
“Per lui la vita è un gioco, ma ha dei buoni sentimenti“, ha continuato Sabatini. “È un esibizionista, avrebbero dovuto aiutarlo di più i suoi compagni, non dovevano assecondarlo ma marcarlo stretto. Lui ha avuto sempre tutto quello che ha voluto, ma in campo è un giocatore di primissimo livello. Quello che gli ho visto fare a Roma non l’ho visto in altri giocatori“.

Il dubbio rimane: con una vita da vero professionista fuori dal rettangolo verde la carriera di Radja, comunque già importante, sarebbe potuta essere addirittura migliore?