Mario Balotelli non trova pace nemmeno in Svizzera. Con la maglia del Sion, l’ex Inter ha fin qui realizzato appena cinque gol in 13 presenze stagionali. Un rendimento decisamente sotto le aspettative, da cui è scaturita la rabbia dei tifosi i quali, nei giorni scorsi, hanno bruciato la sua maglia dopo la sconfitta per 4-0 contro il San Gallo.

Sion, non solo Balotelli
Lo scarso rendimento di Balotelli, però, è solo la punta dell’iceberg in casa Sion, alla luce del penultimo posto in classifica a quota 23 punti. Una stagione negativa scandita da tre cambi di allenatore: a Paolo Tramezzani, a novembre, era infatti subentrato Fabio Celestini, esonerato però dopo la sconfitta di mercoledì contro il Lugano, costata l’eliminazione dalla Coppa di Svizzera.
“Un regalo avvelenato”
In occasione del match di ieri (in campionato) contro il Lugano, affrontato due volte in quattro giorni, in panchina si è seduto il patron del Sion Christian Constantin alla luce della ricerca senza successo di un nuovo allenatore. In tal senso, è stato proprio il presidente del club a sostituire Balotelli a fine primo tempo. Una giornata negativa per il classe ’90 italiano, sulla falsariga di tutta la stagione, scandita ancora una volta dalle critiche dei tifosi. Dagli spalti, infatti, un duro attacco all’ex Inter con uno striscione inequivocabile: “È venuto qui per fare quello che vuole, un regalo avvelenato“.
