Nella fredda Polonia, in quel di Varsavia, il 21 agosto del 1988 nacque Robert Lewandowski. Cresce a pane e sport in quanto il padre è stato campione di judo e calciatore di squadre locali, mentre la mamma giocatrice di pallavolo. Lui sceglie di seguire le orme del papà e il resto è praticamente storia: uno tra i bomber più forti del calcio moderno.
Gli inizi al Lech Poznan e la soffiata in Italia
Anno 2008 – Il polacco viene ingaggiato dal Lech Poznan dove fa vedere subito le sue qualità sotto porta. Alla sua prima stagione nel massimo campionato polacco realizza 14 reti. La stagione successiva è quella della consacrazione con la vittoria del campionato e 18 gol realizzati. E qui entra in gioco l’Italia, grazie al procuratore Berti che lo segnala al ds del Genoa Stefano Capozucca.

Il Genoa in prima fila e Lewa assiste al derby della Lanterna
Anno 2010 – Il ds del Genoa Capozucca inizia a visionare il bomber segnalatogli dal procuratore Berti. Partite dal vivo, videocassette e analisi varie che convincono il direttore sportivo a parlarne con la società. L’allora allenatore Gasperini e il presidente Preziosi si dichiarano interessati vista anche la necessità di affiancare una punta a Rodrigo Palacio. Lewandowski viene invitato a Genova dove svolge le visite mediche, pranza con la squadra e assiste al derby della Lanterna. Ma qualcosa non va per il verso giusto…
Per Preziosi non aveva un fisico all’altezza della Serie A
… e quel qualcosa che non andava era il presidente Preziosi. Mentre il numero uno del Genoa rifletteva sul trasferimento, Gasperini ne era già entusiasta: “Gli avevo stretto la mano, volevo vederlo giocare in coppia con Palacio. E’ un peccato non averlo allenato“, queste le dichiarazioni dopo che sfumò il trasferimento. Si perchè mentre tutti davano per scontata la chiusura dell’operazione, Preziosi fece saltare il banco. Uscito dal suo studio non si fermò a salutare il calciatore e il procuratore, il quale lo inseguì e chiese motivazioni: “Credevo fosse più alto” e se ne andò. 185 cm non sono bastati per Lewandowski a convincere Preziosi che poi decise di prendere Luca Toni.

Se il Genoa lo avesse acquistato, uno scenario ipotetico
Cosa sarebbe accaduto se il Genoa avesse acquistato Lewandowski? Quel 21enne di giovani speranze che poi ha fatto la fortuna di Borussia, Bayern e ora Barcellona. La Serie A avrebbe potuto ammirare il suo fiuto del gol, la sua tecnica e la sua leadership. Probabilmente una big italiana avrebbe messo gli occhi su di lui e a quel tempo c’era parecchia sinergia tra Genoa e Inter (vedi i trasferimenti di Milito e Thiago Motta). Chissà, forse questo sliding doors ci ha precluso di vivere momenti di gran calcio e di aste furibonde al fantacalcio.
