Dopo un’iniziale staffetta con Handanovic, André Onana ha conquistato la fiducia di Inzaghi e il posto da titolare tra i pali. Arrivato all’Inter la scorsa estate, l’ex Ajax ha fin qui collezionato 26 presenze tra campionato, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa Italiana. Intervistato da Dazn per la rubrica Culture, il portiere nerazzurro si è raccontato ripercorrendo il suo passato fin dall’infanzia.

Onana: “Avrei fatto il poliziotto”
“Quando ero piccolo – ha esordito Onana – vivevo nel villaggio di Nkol Ngok, io e i miei fratelli camminavamo per 40 minuti per andare a lavorare nei campi. Non c’era la luce, la mai famiglia era molto umile e per me era impossibile pensare di giocare, un giorno, nell’Inter. Un’alternativa al calcio? Se non avessi fatto il calciatore sarei diventato un poliziotto, mi pace proteggere e amo le responsabilità”.
Il confronto con Maignan
Nel corso dell’intervista, Onana ha poi detto la sua in merito al confronto con Mike Maignan, estremo difensore del Milan: “Abbiamo giocato contro diverse volte, lui è un grande portiere. Chi è il più forte tra noi due? Non saprei dirlo, ma io so chi è il migliore“. Quindi, sul battibecco con Dzeko nel match contro il Porto: “Queste sono cose normali nel calcio, quando ho la palla tutti la vogliono ma alla fine decido io. Per giocare nell’Inter serve personalità”.
