Byron Moreno ha avuto tante vicissitudini dopo aver arbitrato Italia-Corea nel Mondiale del 2002, partita che è costata l’eliminazione alla Nazionale di Trapattoni.
La vita strampalata di Moreno
Dopo aver detto addio alle partite di calcio professionistico, l’arbitro si era dato alla televisione. Con il programma “El Pito de Byron” esaminava e discuteva sugli episodi dubbi del campionato ecuadoriano.

Prima ancora di questo, l’ex direttore di gara era finito in carcere perché beccato con 6 kg di cocaina all’aeroporto John F. Kennedy di New York.
Fu condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere che ha passato anche arbitrando partite tra detenuti.
Aggredito in campo
Ora Moreno si occupa quasi a tempo pieno della sua scuola per aspiranti arbitri e rimane una figura di spicco nel panorama calcistico dell’Ecuador.
Ma ciò non lo protegge dalle proteste in campo, come successo recentemente mentre arbitrava una partita di calcio amatoriale nel suo paese, a Guayaquil.

Dopo il fischio finale infatti uno dei giocatori ha preso la rincorsa e lo ha spinto alle spalle facendolo cadere a terra. Da lì è iniziato un parapiglia, in cui gli altri calciatori hanno fatto scudo all’arbitro e calmato l’aggressore.
Agredieron a Byron Moreno en final de torneo amateur en Guayaquil. Cobarde patada estando de espalda el árbitro. pic.twitter.com/PiYNI0ZPTw
— Joaquín Saavedra (@joacosaavedraq) March 26, 2023
A nome di tutto il popolo italiano però possiamo ringraziare il giocatore che lo ha spinto, avendo fatto una cosa che tutti noi sogniamo di fare da almeno 21 anni, da quella terribile prestazione che Moreno fece nel corso di Italia-Corea al Mondiale 2002.