Esempio Jankto: “Coming out per aiutare gli altri. In Italia non l’avrei mai fatto”

Jakub Jankto torna a parlare del suo coming out e di come questo possa aiutare altri calciatori: “Ci sono altri calciatori gay, mi sono arrivati dei messaggi”.

Il coming out di Jankto

Il giocatore dello Sparta Praga ha reso noto il suo orientamento attraverso un video pubblicato su i suoi profili social. Ora vuole dare coraggio alle altre persone, come spiega in un’intervista a Sky Tg 24: “Ho fatto coming out prima per me stesso e poi per aiutare gli altri. Quanto ci ho pensato prima di farlo? Lo sapevo sin da piccolo, però tendi a dire ‘posso continuare in qualche maniera’, diciamo che il mondo calcistico è un po’ omofobo, l’ho detto tante volte e lo sappiamo tutti, però mi è venuto improvvisamente, non era qualcosa di programmato”.

Il 27enne spiega di essere riuscito in questa decisione grazie al supporto di alcune persone che l’hanno aiutato durante il suo ritorno a Praga: “Mi ha aiutato molto essere a casa per fare coming out. Se fossi stato in Spagna o in Italia non lo avrei mai detto.

Un esempio per gli altri

Una scelta per niente facile quella di Jankto che ha deciso di non nascondersi più e vivere felice senza segreti: Io sicuramente non farò i nomi però ci sono altri calciatori gay. C’erano, ci sono e ci saranno. È così. Mi sono arrivati messaggi. Io non pretendo che adesso facciano coming out anche loro, però forse il mio esempio li può aiutare, magari nel futuro penseranno ‘lo posso fare anch’io’.

Jakub con la maglia dell’Udinese

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