Come è noto, a partire dalla stagione 2024/25, il format della Champions League subirà una netta rivoluzione. Previsto, infatti, il passaggio da 32 a 36 squadre partecipanti e l’eliminazione della fase a gruppi in favore di un singolo maxi girone, concepito come un unico campionato. Rimarrà invariato, in tal senso, il principale criterio di qualificazione che, per le prime quattro federazioni nel ranking Uefa (Inghilterra, Spagna, Germania e Italia), consiste nel conquistare uno dei primi quattro posti in campionato. Proprio su questo aspetto si è concentrato il duro sfogo di Javier Tebas, presidente della Liga spagnola.

Tebas sulla qualificazione in Champions
“Ci sarà un nuovo modello di Champions League nel 2024 – ha dichiarato Tebas ai microfoni de De Telegraf – ma bisogna iniziare a lavorare su un nuovo modello. Un format che preveda la partecipazione dei soli campioni nazionali, con squadre che hanno vinto il campionato provenienti da ogni angolo d’Europa. Io rappresento la Liga, ma penso che la partecipazione del quarto club spagnolo non sia un miglioramento per la Champions“.

“Sbagliata la decisione del 2016”
“Le squadre che giocano nelle competizioni europee – ha proseguito il presidente della Liga – guadagnano tanto e, in questo modo, si crea un netto divario con gli altri club del proprio paese. Trovo sbagliato che nel 2016 si sia deciso di assegnare più posti in Champions League per i campionati più importanti. Fin dall’inizio ero contrario alle quattro squadre spagnole in Champions, così come alle quattro di Serie A, Premier League e Bundesliga. Ne fanno le spese i club dei campionati minori”.