José Mourinho è duramente in disaccordo con l’arbitro Chiffi tanto che già prima della partita si era preparato a modo suo. Le “gravi” parole sul direttore di gara potrebbero costargli una squalifica.
Il microfono nascosto di Mourinho
La Roma pareggia in casa del Monza con il risultato di 1-1. Mourinho non ha accettato la designazione dell’arbitro Chiffi tant’è che ha dichiarato di aver avuto addosso un microfono durante e dopo la partita per “proteggersi”, come da lui dichiarato. Non è chiaro il motivo di questa scelta ma probabilmente perché temeva ripercussioni su di lui da parte dell’arbitro.

La direzione di gara non lo ha soddisfatto neanche questa volta e le sue dure parole su Chiffi potrebbero ora costargli un deferimento da parte del Tribunale Federale Nazionale, come riportato da Sport Mediaset.
La dichiarazione su Chiffi
A fine partita Mourinho fa una dura dichiarazione su Chiffi: “Giocare con il peggior arbitro che ho incontrato nella mia carriera è dura e ho affrontato tanti arbitri che sono scarsi. L’arbitro non ha avuto grande influenza nel risultato però è scarso; è dura giocare con questo arbitro. Tecnicamente è orribile, non è empatico, dà il rosso a un giocatore che scivola al minuto 96 in una partita morta”.

“La Roma, come società, non ha la forza per dire “questo arbitro non lo vogliamo“. È molto dura. Penso che la Roma deve crescere in questo livello. Ci sono squadre che dicono ‘questo arbitro non lo voglio’, ma la Roma non ha ancora questa capacità e questo dna.
Conclude: “Volevo stare sabato in campo contro l’Inter, non potevo prendere il rosso. Avevo una voglia tremenda di farlo, ma ho deciso di non prenderlo. Sono rientrato negli spogliatoi prima per questo motivo”.