Milan-Inter, Pioli: “Fino al 7′ loro mai entrati in area. Leao? Mancano 6 giorni…”

È uno Stefano Pioli piuttosto deluso quello che si è presentato ai microfoni di Prime Video per commentare a caldo la sconfitta del suo Milan nel primo atto della semifinale di Champions League contro l’Inter. Una sconfitta che brucia, con i rossoneri in balia degli avversari per gran parte del primo tempo, ma capaci di una seppur timida reazione nella ripresa. L’analisi del tecnico emiliano è stata lucida.

L’analisi di Pioli

L’Inter ha giocato meglio di noi il primo tempo e ha segnato due goal, noi abbiamo giocato meglio nel secondo ma non siamo riusciti a segnare“, ha detto Pioli al termine di Milan-Inter. Il quale ha poi sottolineato: “Fino al 7′ loro non erano mai entrati nella nostra area, poi al primo calcio d’angolo han fatto goal. È chiaro che dovevamo essere più attenti e pronti. Dispiace perché volevamo un’altra prestazione e un altro risultato, ma ci dobbiamo credere perché le partite possono cambiare. Cercheremo di fare meglio nella partita di ritorno“.

Pioli in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Inter di Champions League

Ripartire dal secondo tempo

Dobbiamo ripartire dall’atteggiamento del secondo tempo, la partita è stata molto più equilibrata ed abbiamo avuto le occasioni per accorciare“, ha proseguito il tecnico rossonero. “Dobbiamo avere un approccio intenso, energico e qualitativamente molto più alto di oggi. Dobbiamo alzare il livello e mettere in campo una prestazione molto diversa dal primo tempo di stasera e molto più vicina a quella del secondo tempo, ma i ragazzi sono consapevoli che non è la prestazione e il risultato che volevamo, c’è delusione e la determinazione e la volontà di provare a cambiare questo risultato nella partita di ritorno”.

Arbitro e Leao

A Pioli è stato poi chiesto il motivo della sua rabbia nei confronti dell’arbitro a fine partita: “Perché ho visto in tante situazioni metà e metà due pesi e due misure diverse”. Infine una battuta sul possibile recupero di Rafa Leao: “Vediamo. Oggi non era in condizione, mancano sei giorni e la speranza è che ce la possa fare”.

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