L’Udinese non ci sta e alza la voce sul rigore decisivo concesso alla Lazio: i biancocelesti replicano sui social

L’Udinese ha espresso il suo disappunto per il rigore concesso alla Lazio nella partita di ieri per fallo su Immobile. Sottil e Marino hanno urlato alla simulazione.

Rigore dubbio

Udinese-Lazio è finita 0-1 per la squadra di Sarri grazie al rigore procurato e realizzato da Ciro Immobile. Per l’attaccante italiano è il 200° gol con la maglia azzurra e con questo ha regalato alla sua squadra un grande passo in avanti verso la Champions League, anche in luce della possibile nuova penalizzazione della Juventus.

L’episodio del rigore è però molto controverso. Il tocco su Immobile c’è, ma sembra essere l’attaccante a cercare il piede dell’avversario che, accorgendosi di non poter prendere la palla, stava tirando indietro la gamba.

Immobile esulta contro l'Udinese
Immobile esulta per il gol decisivo e suo 200° con la Lazio

Per Pairetto e per il Var era un intervento punibile con il calcio di rigore.

Rabbia Udinese

I friulani però non sono stati al gioco. Nel post partita si sono scagliati contro l’arbitro e la sua decisione sia l’allenatore Sottil che il direttore Marino.

Il secondo ai microfoni DAZN dice: “Siamo arrabbiati, inferociti. È una chiara simulazione di Immobile, che si butta. Qualcuno dello staff della Lazio ha cercato di condizionare Pairetto a metà tempo.”

Sulla stessa linea Sottil, che dice: “Sul rigore posso dire che è simulazione. È un grande dispiacere, perché noi facciamo sacrifici e riceviamo questo atteggiamento.

La risposta della Lazio

La Lazio ha risposto alle parole dei dirigenti friulani con una video su Twitter con un commento molto semplice: “Parole, parole, parole.”

Il riferimento alla canzone di Mina è accompagnato da un video di tutti gli interventi non fischiati da Pairetto ai danni dei biancocelesti.

In qualche modo, facendo così la Lazio accetta la versione dei friulani nel dire che l’arbitro non è stato all’altezza della partita.

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