Huijsen sull'addio alla Juve: "Io non volevo andarmene, ma Thiago Motta e la dirigenza..."

Il difensore 19enne è stato ceduto in estate al Bournemouth: un'operazione finalizzata a ricavare un tesoretto da reinvestire. Anche perché, come ha raccontato a La Gazzetta dello Sport, fosse stato per lui, sarebbe rimasto
calcio estero20/12/2024 • 14:00
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Dean Huijsen
#2BournemouthDifensore
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Premier League
Stagione 2024/2025

2

Goals

2

Tiri in porta

11

Tiri

0

Assists

Un giocatore che adesso, vista la situazione infortuni, farebbe tremendamente comodo. Ma che in estate, per finanziare il mercato in entrata, la Juventus ha deciso di sacrificare. Stiamo parlando di Dean Huijsen, difensore classe 2005 passato nell'ultima sessione di mercato dai bianconeri al Bournemouth, rivelazione di questa Premier League (attualmente è 6° in classifica, a -3 dalla zona Champions). Una separazione, però, non voluta dal centrale spagnolo.

Huijsen: "Andare via dalla Juve non è stata una mia scelta"

Huijsen lo ha raccontato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui è tornato sul trasferimento di quest'estate: "Sinceramente, io non sarei mai voluto andare via. Non è stata una mia scelta. Durante i primi giorni di preparazione alla Continassa, la dirigenza e Thiago Motta mi hanno detto che avevano bisogno di fare cassa con la mia cessione e che avrei dovuto trovare una soluzione".

Huijsen: "Al Bournemouth sono felice, siamo una mina vagante"

Una cessione che, però, lo ha portato al Bournemouth, dove sta disputando una grande stagione: "Il direttore sportivo Tiago Pinto mi aveva già ingaggiato in prestito alla Roma lo scorso gennaio e in estate mi ha convinto a raggiungerlo qui spiegandomi il progetto ambizioso del Bournemouth. Tutto quello che mi ha detto a luglio si sta verificando. Non mi sono pentito, anzi… Sono sempre più felice. E non sono stupito del nostro sesto posto in Premier, siamo una mina vagante. Abbiamo un ottimo allenatore come Andoni Iraola e tanti giocatori con potenzialità enormi: penso a Kluivert, Semenyo, Zabarnyi, Kerkez…".

 

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