La Fiorentina ha vissuto una serata movimentata a Bergamo, dove non sono mancati momenti di tensione e un po' fuori dal comune per il calcio italiano. Dopo aver rimediato la settima sconfitta in campionato, i giocatori viola, guidati da Edin Dzeko, si sono presentati sotto il settore ospiti per un confronto con i tifosi. Un gesto eloquente, seppur poco comune, soprattutto per la modalità con cui è stato realizzato: megafono alla mano, Dzeko ha chiesto il supporto del pubblico in un momento delicato, affermando che “Abbiamo bisogno di voi”.
Un'iniziativa che fa discutere
Il gesto del centravanti bosniaco non è passato inosservato, catturando l'attenzione di spettatori e addetti ai lavori. Non si tratta di qualcosa di inedito nel mondo del calcio, ma il modo in cui è avvenuto ha colpito nel segno. Normalmente, i megafoni sono usati in altri contesti, magari per lanciare cori di vittoria dopo aver alzato qualche trofeo, non certo per incitare la tifoseria dopo una disfatta o per chiarire una situazione con toni molto accesi.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}
Il Codice di Giustizia Sportiva e le possibili conseguenze
La scena non è sfuggita agli occhi della Procura Federale, che sarà tenuta a valutare l'accaduto sotto la lente del Codice di Giustizia Sportiva. Il comma 9 dell'articolo 25, riguardante la "Prevenzione di fatti violenti", vieta ai tesserati di interagire con i tifosi in modi che possano essere percepiti come intimidatori, o che violino la dignità umana.
Nonostante ciò, nell'episodio di Bergamo sembrano mancare gli elementi chiave di intimidazione o offesa diretta. Pertanto, l'ipotesi più probabile è che la questione venga archiviata. È un iter già visto, come nel caso del Milan a La Spezia nel maggio 2023, quando i giocatori rossoneri si confrontarono in maniera accesa con i loro tifosi senza subire provvedimenti.
In tutto ciò però c'è una differenza tra le due situazioni. Il caso specifico di Dzeko vede un'unica differenza sostanziale: la presenza attiva del giocatore tramite megafono e le sue parole dirette alla tifoseria. Al contrario, i calciatori del Milan scelsero il silenzio, restando sotto la curva senza interagire vocalmente. Questo rende la scena di Bergamo tanto eccezionale quanto delicata. È comunque difficile immaginare conseguenze serie per la Fiorentina e per Dzeko.


