Quale futuro per Paulo Dybala? L'argentino è al centro di una trattativa che potrebbe portarlo in Arabia Saudita. Su di lui, come è noto, il pressing dell'Al-Qadsiah, pronto a mettere sul piatto una proposta di contratto da 60 milioni per 3 anni. Stando a quanto riportato dal Messaggero, nessuno, all'interno del club giallorosso, starebbe provando a trattenerlo.
Il Messaggero: "Dybala sospeso tra due mondi"
"Paulo Dybala è sospeso tra due mondi - riporta il Messaggero - l'Italia, dove ha costruito la sua carriera, e l'Arabia Saudita, pronta a ricoprirlo di denaro pur di convincerlo a trasferirsi. Deve sbrigarsi a decidere, anche se gli piacerebbe restare a Roma, specie se è l'Al-Qadsiah a chiedere il suo cartellino. Magari, se fossero arrivati club di Premier League o di Liga, a cui qualche mese fa ha strizzato l'occhio, la decisione sarebbe stata molto più veloce e indolore".
"La scelta di andare via è tutta sulle spalle di Dybala"
"C'è poi una realtà amara che sta vivendo a Trigoria - prosegue il quotidiano - la scelta di andare via è tutta sulle spalle di Paulo. Lui deve valutare se guadagnare 25 milioni in tre anni, oppure restare nella Capitale, guadagnarne 9, puntare al rinnovo e giocare in un campionato competitivo che potrebbe restituirgli la convocazione in Nazionale. C'è da aggiungere, però, che nessuno alla Roma sta facendo di tutto per trattenerlo, anzi, si cerca di evitare il più possibile il contatto con i tifosi, come accaduto a Cagliari. Più si avvicina la fine del mercato, più le pressioni per spingerlo in Arabia Saudita diventano pesanti. I dirigenti lo hanno pregato di valutare l'offerta araba, senza rispedirla al mittente come ha fatto ai primi di agosto".
"Lo spogliatoio non sta muovendo mari e monti"
"A quel punto sarebbe iniziato il braccio di ferro: da una parte la Roma, che ha bisogno di monetizzare perché ha un parco calciatori poco attraente, dall'altra Dybala, che non è per nulla convinto di sparire dal calcio che conta. La proprietà non ha fatto eccezioni al suo modus operandi e non si è mai fatta sentire con l'argentino, nonostante sia in corso una trattativa delicatissima. Lo spogliatoio non sta muovendo mari e monti affinché lui resti. Sembra quasi che sia diventato uno di troppo, uno stipendio da pagare in cambio di poco o nulla, una sorta di esubero".
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