La sconfitta della Juventus contro il Napoli ha lasciato strascichi non solo sul piano del risultato, ma anche su quello delle scelte tattiche e dirigenziali che stanno sollevando più di qualche sopracciglio. La gestione di Spalletti, in alcune circostanze, sembra ricalcare quella della precedente direzione tecnica di Igor Tudor. Se l'obiettivo era un cambiamento di linea, i risultati per ora dicono altro.
Schemi che non convincono
Uno dei temi più dibattuti è sicuramente quello relativo all'impiego di Yildiz come "falso nueve", una scelta che ha lasciato perplessi molti tifosi e addetti ai lavori. L'attaccante turco, contro il Napoli, è stato chiamato a sostituire un ruolo che non gli appartiene, generando difficoltà nel sistema offensivo della squadra. È stato solo grazie all’ingresso di Jonathan David, che Yildiz è potuto ritornare al suo più congeniale ruolo di trequartista, permettendo di riorganizzare un reparto che fino a quel momento aveva vissuto di sterili tentativi. Questa l'analisi di SportMediaset.
Il mercato estivo sotto accusa
Spalletti ha posto l'accento, anche nella conferenza stampa post-partita, sul fatto di aver avuto a disposizione una rosa forse non completamente aderente alla sua visione calcistica. Openda è stato pagato 45 o 50 milioni di euro ma giocatori come Yildiz devono adattarsi in ruoli non proprio sue. Le scelte del mister suonano come un'accusa indiretta a chi si è occupato del mercato estivo, una problematica peraltro già evidenziata dal suo predecessore Tudor. All'epoca, il tecnico aveva già manifestato le sue rimostranze sostenendo che la rosa non fosse stata costruita a sua misura.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Statistiche allarmanti
Come si legge su SportMediaset, dopo 8 partite, Spalletti ha collezionato una media di 1,6 punti a partita, appena superiore all'1,5 di Tudor nelle sue prime undici uscite. Sotto l'aspetto offensivo, la squadra segna 1,5 gol a gara, quasi identica ai 1,4 della gestione precedente. Anche la difesa non è da meno: sebbene conceda meno tiri (8,5 a partita contro i 14,1 di Tudor), il dato delle reti subite resta invariato, pari a un gol per match.
Una strada piena di sfide
La Juventus di quest’anno appare combattuta tra le buone intenzioni e una realtà che tarda a conformarsi. Spalletti ha davanti a sé il compito arduo di rimettere in sesto non solo le statistiche, ma un'intera mentalità di squadra. Come ha dimostrato la gara contro il Napoli, gli errori tattici e le scelte di mercato sono altrettanti ostacoli che devono essere superati per riportare i bianconeri nel posto più alto della classifica.


