Mohamed Salah è senza dubbio l’uomo del momento. L’egiziano ha letteralmente trascinato il Liverpool nella prima semifinale contro la Roma, permettendo ai Reds di mettere un piede in finale di Champions League.
Mohamed “Momo” Salah è uomo dei record: in questa stagione ha realizzato 43 reti di cui 31 in Premier League e 10 in Champions League. (CONTINUA A LEGGERE)
Salah è nato a Basyoun (El Gharbia) il 15 giugno del 1992, ed ha esordito da professionista a 17 anni, nel 2010, con l’Al-Mokawloon. La rivista “Just Football” ha raccontato che da bambino i genitori di Salah erano molto indecisi se permettergli di giocare a calcio oppure costringerlo ad andare avanti nello studio. Alla fine optarono per la prima opzione, e più tardi il padre spiegò che presero la decisione «affidandosi a Dio». (CONTINUA A LEGGERE)
Il soprannome che si porta sulle spalle è “Messi d’Egitto”, e forse questa rete siglata con la maglia della Fiorentina allo Juventus Stadium può ricordarvi i motivi. (CONTINUA A LEGGERE)
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Quando approdò a Firenze nel 2015, Mohamed Salah chiese di portare sulla schiena il numero 74. La scelta non fu casuale, e lui stesso spiegò il motivo: «Pochi giorni fa si è commemorato il terzo anniversario della tragedia di Port Said e mi è sembrato giusto omaggiare le 74 vittime».
La tragedia in questione si consumò nel febbraio del 2012 nello stadio di Port Said (Canale di Suez) quando 74 persone persero la vita negli scontri tra le tifoserie rivali dell’Al-Masry e dell’Al-Ahly. (CONTINUA LEGGERE)
Salah ha donato circa 560 mila euro all’ospedale 57357 del Il Cairo per permettergli di dotarsi dell’attrezzatura necessaria a curare i bambini malati di cancro al midollo osseo. Un gesto commovente che esalta ancora di più la grandezza dell’uomo prima che del giocatore.
Salah non ha voluto fermarsi qui: il 25enne egiziano ha partecipato alle spese mediche di Abdelrahman Mahmoud, un suo piccolo tifoso ricoverato proprio presso l’ospedale del Il Cairo: «Siamo riusciti a contattare una persona che vive in una città vicina al villaggio di Salah e che a sua volta ha raccontato del caso di mio figlio al padre del calciatore» ha rivelato il padre del bambino al ‘Liverpool Echo’. L’ex romanista ha contattato la famiglia Mahmoud e il piccolo Abdelrahman regalando loro un sostegno fondamentale. «Lui e mio figlio si sentono regolarmente – ha infatti confermato il padre – e l’appoggio di Salah sta avendo un impatto positivo sulla salute del bambino».
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