Caressa no filter tra pronostici e aneddoti divertenti sul mondiale: “Quella volta che mi imbucai a una festa e mi scoprirono…”

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Il celebre giornalista sportivo Fabio Caressa è stato ospite dell’89esima puntata del podcast “Muschio Selvaggio” condotto da Fedez e Luis Sal. Con loro Caressa ha ripercorso alcuni momenti salienti della sua lunga carriera da telecronista e commentatore, dai trionfi dell’Italia ai Mondiali in Germania a quello dei recenti Europei, raccontando alcuni aneddoti esilaranti. Ma tra il serio ed il faceto c’è stato anche spazio per discorsi più molto più seri e “giornalistici”.

La fortuna del telecronista

Dopo le presentazioni di rito, Fabio Caressa spiega come lui ed il suo collega Beppe Bergomi abbiano un privilegio molto poco comune: “Con Beppe abbiamo avuto la grande fortuna di fare la vittoria dei Mondiali e la vittoria degli Europei, e diciamo nella piccola storia dei commentatori siamo in due, noi e Martellini che fece il rifacimento della finale degli Europei del ’68 e quella dei Mondiali dell’82“.

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Messi vs Ronaldo

I due conduttori fanno poi a Caressa la domanda delle domande: chi è più forte tra Leo Messi e Cristiano Ronaldo? Il giornalista ha pochi dubbi a riguardo: “In un libro ho scritto che Messi secondo me è più forte, però nel periodo massimo della forma forse Ronaldo ti dava qualcosa di più a livello “commerciale” se eri un’azienda. Messi tecnicamente è però inarrivabile”.

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Le “sparate” di Cassano

L’argomento Messi è lo spunto per chiedere al noto telecronista di Sky Sport un’opinione in merito ad Antonio Cassano, le cui dichiarazioni alla Bobo Tv fanno sempre molto discutere: “Lui è una persona di cuore, lo fa con grande onestà. Secondo me però sarebbe giusto che quando si riferisce a qualcuno faccia anche i nomi. Se si ha il coraggio di esprimersi in maniera così forte è giusto fare anche i nomi. È stato un giocatore dal punto di vista tecnico fantastico. A Cassano ho visto fare cose, forse esagero, quasi a livello di Messi…“.

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Il giocatore italiano più forte

Domanda a bruciapelo, il giocatore italiano più forte della storia: “Ce ne sono diversi – spiega Caressa – ed è difficile fare un distinguo. Per esempio uno che non ha mai vinto il Pallone d’Oro è Paolo Maldini, che per me è stato forse il più forte difensore della storia. Tra quelli moderni direi Roberto Baggio, Del Piero e Totti.

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Qatar 2022

Per Caressa c’è una favorita: “Io ho un’idea ben precisa, secondo me i Mondiali li vince l’Inghilterra. Non vince dal 1966, ma si è sempre giocato in estate… quest’anno però in Qatar si gioca praticamente in inverno e i giocatori inglesi sono abituati ad arrivare in quel periodo a giocare a grande intensità. Per questo motivo per loro quest’anno sarà ‘o adesso o mai più'”.

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La finale degli Europei

“In finale fu meraviglioso”, racconta Caressa. Io ero seduto accanto alle scale che portavano al bar, e nella partita precedente che avevo fatto a Wembley per scaricare la tensione mi ero acceso una sigaretta, cosa vietatissima. Era arrivato un inserviente, così io e Beppe abbiamo dato gli ultimi due tiri e ho spento”.

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“In finale invece questi inglesi ubriachi fradici scendevano bevendo la birra, si sporgevano, vomitavano e ricominciavano a bere. Poi a un certo punto in telecronaca ho detto ‘Beppe sembra di essere ad Amsterdam’… Il motivo è che c’era un energumeno che si era acceso un cannone di proporzioni inaudite. E mi fumava in faccia! Allora ho chiamato lo stesso inserviente della partita precedente e gli ho indicato sto tizio. Lui mi ha guardato e mi ha fatto un espressione come per dirmi ‘Ma lo vedi? Ma che gli dico a questo’… Beppe rideva come un pazzo”.

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I magici Mondiali 2006 di Caressa

Quell’epico Mondiale del 2006: “Era il primo Mondiale di Sky, eravamo praticamente sempre in diretta. Dopo la semifinale di Dortmund stavamo tornando a Duisburg in macchin, e io volevo lo champagne, ma era tutto chiuso. Ad un certo punto entro in un ristorante cinese, chiedo questo champagne ed i cinesi mi tirano fuori una zozzeria… Io pronto con la carta di credito ho chiesto quanto costasse, e mi hanno risposto 10 euro. Gli ho detto ‘A bello ma che champagne è a 10 euro?!’. Ho dato una sorsata e potete immaginare…

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Dopo il Mondiale invece mi imbuco ad una festa – continua Caressa nel suo epico racconto – prendo bicchieri di champagne e per due, tre volte me li porto fuori. Ad un certo punto arriva una signorina gentile che mi dice ‘Ma lei non è invitato’; allora, vi giuro, le rispondo ‘Io ho vinto il Mondiale e non me devi rompe il c****!Nel viaggio in pullman poi ci siamo bevuti tutto“.

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Giulio Piras
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