Sono Alessandro Santarpia, vivo a Capri (NA), sono amante del calcio, del Milan e da metà 2016 sono membro degli Spurs Italia (il fan club italiano del Tottenham). Tutto cominciò circa 2 anni fa, complice il mio primo viaggio in solitaria: un weekend tra Madrid e Valencia con visita al Santiago Bernabeu e la partita Valencia – Barcellona (0-1, Busquets). Da lì fino a prima del mio tour europeo ho visto la bellezza di 5 partite tra Spagna e Inghilterra:
● VALENCIA – ZENIT 2-3 (Mestalla)
● REAL MADRID – BARCELLONA 0-4 (Santiago Bernabeu)
● MANCHESTER UNITED – MIDTJYLLAND 5-1 (Old Trafford)
● TOTTENHAM – SWANSEA 2-1 (White Hart Lane)
● TOTTENHAM – MONACO 1-2 (Wembley).
Non vi nascondo che dopo tutte queste partite e grazie soprattutto ai social, ho acquisito una certa notorietà nella mia città, quindi 2 settimane prima della partenza annunciai su Facebook “in pompa magna” l’European Tour: inizialmente 3 partite in giro per l’Europa, poi a sorpresa e senza dirlo a nessuno aggiunsi la quarta partita, che si rivelò la più difficile per trovare il biglietto, in quanto solitamente parto dalla mia isola già col biglietto in tasca. Annuncio su Facebook la partenza per il 20 novembre, ma due giorni prima parto in direzione Colonia (Germania) dove mi fermo per 2 giorni.
[tps_title]Borussia Dortmund – Bayern Monaco[/tps_title]
Sabato 19 novembre 2016: l’inizio del tour degli stadi d’Europa
Si parte verso le 13 col treno verso Dortmund dove si svolgeva la prima partita del tour: “Der Klassiker”, ovvero BORUSSIA DORTMUND – BAYERN MONACO.
Durante il viaggio ho trovato compagini di tifosi del Bayern Monaco che allegramente bevevano birra. Pensate che si erano portati delle cassette intere! Arrivato alla stazione centrale di Dortmund si respirava una bella atmosfera, tanti tifosi del Borussia Dortmund e qualcuno del Bayern già pronti per la partita. Con la metropolitana piena zeppa di tifosi arrivo al Signal Iduna Park, il bellissimo stadio del Borussia Dortmund.
Volete sapere la prima cosa che ho fatto appena arrivato?
Come mia tradizione sono andato allo store ufficiale del Borussia ad acquistare la sciarpa (a casa ne ho almeno altre 10 di squadre diverse) e anche la maglia di allenamento, dopo ciò ho annunciato con una “Diretta su Facebook” il mio arrivo allo stadio.
Dopo essere andato nel bar dei tifosi del Borussia Dortmund a fare il mio solito pre-partita (almeno 1 Litro di birra) e aver visto il Diretta-Gol tedesco, finalmente entro nello stadio, ma non in un settore qualunque, nel Gelde Wande (Muro Giallo)! Una curva incredibile in cui si sta tutti in piedi, dove mi hanno accolto come se fossi uno di loro!
Dopo la coreografia iniziale dedicata a Aki Schmidt comincia la partita. Verso il quarto d’ora del primo tempo va in gol Pierre Emerick Aubameyang, Borussia Dortmund in vantaggio, e la curva è in delirio: bicchieri di birra che volano, esultiamo come i pazzi, uno da dietro mi abbraccia più volte, è stata un’emozione incredibile!
Poi la partita va avanti con grande sofferenza per il Borussia Dortmund, e mentre noi della curva cantiamo incessantemente, alcune persone si rivolgono verso di me in tedesco e io che sorrido senza capire un bel niente!!!
Al fischio finale tutti felici esultiamo per la vittoria tra abbracci e strette di mano, ma in realtà il meglio doveva ancora venire: non avevo idea di cosa stava per succedere. Arrivano i giocatori sotto la curva, poi tutti seduti, i giocatori seduti nell’area di rigore, poi parte il coro, e dopo un po’ tutti insieme, noi e i calciatori a saltare, uno spettacolo unico!
Che esperienza, ma è solo l’inizio, il giorno dopo da Colonia si va a Milano, c’è il Derby!
[tps_title]Milan – Inter[/tps_title]
Domenica 20 novembre 2016: il Derby Milan – Inter
Sveglia ore 4:30, aereo ore 7 da Colonia, arrivo a Milano per le 10 e già si percepisce nell’aria l’atmosfera del Derby, tifosi del Milan e dell’Inter che indossavano i loro colori, contornati da caldarroste e i tradizionali artisti di strada; insomma un’atmosfera festosa. Appena arrivato mi sono diretto al Megastore del Milan a comprare come da tradizione la sciarpa. Era un po’ scomodo girare per il Duomo visto che avevo la valigia appresso e non ero ancora andato in albergo, quindi molta gente mi ha chiesto da dove venivo, e un paio di tifosi dell’Inter subito dissero “hai fatto tutti questi chilometri solo per veder perdere il Milan? “, quindi tra uno sfottò e una chiacchiera passò la mattinata.
Dopo essere arrivato in albergo e avere riposato, lascio alle spalle le tante ore di viaggio incontro un caro amico interista, con il quale mi incammino verso lo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro.
Non poteva mancare anche a Milano il mio solito Pre-partita fuori dallo stadio. Dopodiché ci separiamo, lui va nella Curva Nord, io Curva Sud. Nello stadio un clima tranquillo, avevo il posto nel Primo Anello Blu, quindi vedevo molto da vicino il campo.
Durante il riscaldamento i giocatori si preparavano sotto la nostra curva, e non appena vidi Gigio Donnarumma subito mi feci riconoscere, mi affacciai sulle ringhiere del Primo Anello e urlai in napoletano “vai Gigio, pensaci tu! “. Finita la fase di riscaldamento ognuno va al proprio posto e su ogni seggiolino c’era attaccato un foglio con le istruzioni per la coreografia della curva. Poco dopo scesero i Capi-Ultras che invitavano tutti a sedersi, anche con modi più bruschi visto che la gente perdeva tempo ai bar.
All’ingresso delle squadre in campo parte la coreografia: questo grande panno rosso che scendeva piano dal secondo anello e viene attaccato alle ringhiere del primo, quindi non vedevo il campo e ovviamente non sapevo di cosa si trattava la coreografia.
Cominciò la partita e pian piano levarono questo grande panno. L’Inter attacca verso la nostra curva, noi soffrivamo i loro attacchi e c’era clima di frustrazione nella nostra curva, ce n’era uno in particolare che urlava quasi sempre, con chiaro accento milanese.
Poi la svolta: al 40° il Milan è andato in vantaggio con gol di Suso con un tiro a giro nell ’angolino sinistro. Noi andammo ad esultare vicino alle ringhiere. Inizio il secondo tempo, pareggia l’Inter con gran gol di Candreva, ma dopo pochi minuti il Milan tornò in vantaggio con gol sempre di Suso sotto la nostra curva e io balzai dal sediolino subito verso le ringhiere ad esultare. Ricominciammo a soffrire dopo il vantaggio, la curva cantava, noi non vedevamo l’ora che finisse la partita e puntualmente guardavamo i maxi schermi per vedere quanto mancava alla fine.
Verso il 90° ci avvicinammo alle ringhiere per prepararci al fischio finale, al 93° calcio d’angolo per l’Inter, noi sperammo di non subire gol, ma L’Inter pareggiò, volarono bestemmie a non finire e io, dalla rabbia, calciai un bicchiere di plastica vuoto con tutta la forza che avevo. Finisce la partita e come se non bastasse venne a piovere, arrivai in albergo bagnato fradicio.
Peccato per il pareggio, ma il fascino del Giuseppe Meazza nel derby non ha eguali!
[tps_title]Atletico Madrid – Psv Eindhoven[/tps_title]
Mercoledì 23 novembre 2016.
Arrivo a Madrid il giorno prima della partita, ormai la conosco quasi a memoria, era la terza volta che ci andavo, conoscevo bene la vita notturna.
Mercoledì verso mezzogiorno mi feci un giro di perlustrazione del Vicente Calderon e come da tradizione andai allo store ufficiale, dico la verità, lo stadio dall’esterno non mi piaceva tanto.
Arriva la sera e verso le 18 tornai fuori lo stadio dove per il momento c’era poca gente, andai nel Bar dei Tifosi dell’Atletico che era tutto agghindato di sciarpe, poster e bandiere. Dopo la mia solita birra feci un giro fino ad un bar che trasmetteva la partita Rostov – Bayern Monaco, 2 squadre del girone dell’Atletico.
Mi vidi la partita con i tifosi e andò tutto bene, il Rostov vinse sul Bayern 3-2 e se l’Atletico pareggiava era primo matematicamente.
Dopo tutto ciò entrai nello stadio, carino ma ho visto di meglio. Il mio posto era in prima fila del primo anello della curva opposta agli Ultras della squadra di casa, in pratica ero vicinissimo al campo.
Entrano le squadre in campo e parte L’inno della Champion’s League, ogni volta che lo sento dal vivo mi vengono i brividi, e con questa sono a 3 (la prima volta a Valencia e la seconda a Londra a Wembley).
Cominciò la partita e passò un ambulante che vendeva pop corn, subito me ne presi uno. Il primo tempo era stato un po’ noioso, la curva niente di eccezionale, l’Atletico attaccava dall’altro lato, e io che mangiavo i pop corn manco fossi al cinema.
Cominciò il secondo tempo, l’Atletico attaccava nella mia curva e verso il 60esimo passò in vantaggio con un tiro rasoterra palo rete di Gameiro. Poco dopo il Cholo Simeone caricò il pubblico e partí il coro “Cholo Cholo”, ma la cosa che mi sorprese maggiormente furono gli Ultras quando fecero partire il coro “Un giorno all’improvviso” (quello che cantano a Napoli) versione spagnola.
Verso il 70esimo Tiago rubò palla a un difensore del PSV e innescò Griezmann che segnò il 2-0, il tutto esattamente sotto di me. Esultai alla grande, urlavo “Grande Antoine”, il quale era di spalle ed esultava con i compagni. La partita va avanti normalmente e finisce, Atletico Madrid primo nel girone e tutti felici.
Tornato in albergo ero andato a vedere le foto e gli highlights della partita, scorrendo le foto uscirono quelle del secondo gol , quello segnato sotto di me, scattate dall’ altra parte del campo. Uscì la prima foto ed ero comparso di spalle, subito esclamai “Wua che peccato”, poi uscirono altre 2 foto e nell’ ultima stavo io esattamente sopra i giocatori dell’Atletico. Non credevo ai miei occhi, e subito la pubblicai (ora è la mia immagine di copertina!)
[tps_title]Bayern Monaco – Bayer Leverkusen[/tps_title]
Sabato 26 novembre.
Il giorno dopo la partita dell’Atletico partii alla volta di Monaco di Baviera per l’ultima partita del mio European Tour.
Dopo aver passato 2 giorni a visitare la città arrivò il giorno della partita e già mi ero organizzato con il mio amico Salvatore che studia a Monaco per andare a vedere il Bayern ovviamente!
A pranzo andammo ai mercatini di natale a Marienplatz (la piazza principale), che era stracolma di tifosi del Bayern.
Tra un Bretzel, un panino con wurstel e crauti e un Gluhwein si fecero le 16 e ci dirigemmo alla metro per l’Allianz Arena. Arrivati a destinazione subito notammo lo stadio, la copertura rossa già si vedeva da lontano. Uno stadio impressionante, molto grande e molto bello. Dopo il solito pre-partita siamo entrati e ci siamo accomodati in tribuna al terzo anello, eravamo molto alti, ma la partita si vedeva molto bene, e su ogni seggiolino c’era uno Starlight rosso.
All’ annuncio che precedeva l’ingresso in campo dei giocatori era partito dagli altoparlanti dello stadio il Battito di un cuore e le luci rosse della copertura andavano ad intermittenza, poi con l’entrata dei giocatori tutti accendemmo gli Starlight: uno spettacolo fantastico.
Cominciava la partita, azioni da ambo le parti, un bel ritmo e a metà primo tempo era passato in vantaggio il Bayern Monaco con Tiago Alcantara. Noi esultammo con moderazione. Poco dopo pareggiò il Bayer Leverkusen con Calhanoglu con una bella azione che ci lasciò a bocca aperta.
Fine primo tempo, 1-1. Comincia il secondo tempo, sempre partita gradevole ma noi stavamo ghiacciando vista la temperatura, c’erano 2°. Siamo al 60esimo: calcio d’angolo per i padroni di casa, mazzata di testa di Hummels e vantaggio del Bayern Monaco. Bella partita fino alla fine con azioni da entrambe le parti e vittoria del Bayern Monaco meritata.
E qui finisce l’European Tour, vi do un consiglio: fate come me, le trasferte sono grandi esperienze!!!
Alessandro Santarpia
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