La vigilia del doppio impegno della Nazionale contro Moldavia e Norvegia, decisive per la qualificazione diretta ai Mondiali del 2026, si trasforma in un piccolo incubo per Gennaro Gattuso. Dopo il forfait di Moise Kean, costretto a rinunciare alla convocazione per un problema fisico, anche Nicolò Cambiaghi è stato costretto ad abbandonare il ritiro di Coverciano a causa di un infortunio. L’esterno offensivo del Bologna, chiamato proprio per sostituire l’attaccante della Fiorentina, ha accusato un fastidio al polpaccio destro durante l’ultimo allenamento, un problema muscolare che lo terrà fermo per entrambe le sfide azzurre.
L'infortunio di Cambiaghi e la scelta del sostituto
Una situazione tanto beffarda quanto surreale: la Nazionale perde due uomini nello stesso reparto nel giro di pochi giorni, proprio nel momento in cui il gruppo sembrava aver trovato un buon equilibrio offensivo. Cambiaghi, reduce da un ottimo inizio di stagione con la maglia del Bologna, aveva attirato le attenzioni dello staff tecnico per la sua capacità di attaccare la profondità e dare imprevedibilità negli ultimi metri. La sua occasione con la maglia azzurra dovrà invece essere rimandata, con grande rammarico per il giocatore e per Gattuso, che confidava in lui per dare alternative tattiche nel tridente offensivo.
Nonostante la doppia defezione, il commissario tecnico ha deciso di non chiamare altri sostituti. Una scelta precisa, dettata probabilmente sia dal poco tempo a disposizione sia dalla volontà di non stravolgere il gruppo già presente a Coverciano. Gattuso punterà quindi su soluzioni interne, affidandosi a chi è già nel gruppo per coprire il vuoto lasciato da Kean e Cambiaghi.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}I prossimi impegni dell'Italia
L’Italia è attesa ora da una trasferta tutt’altro che semplice in Moldavia, penultima gara del girone, prima del match conclusivo contro la Norvegia a San Siro. Due sfide decisive non solo per la classifica, ma anche per il morale di un gruppo che deve ancora consolidare la propria identità sotto la gestione Gattuso.
L’infortunio di Cambiaghi, dopo quello di Kean, complicano i piani degli azzurri. Tuttavia, l’Italia dovrà fare di necessità virtù, contando sull’unione del gruppo, che ha dato segnali di crescita, e sull’esperienza del suo tecnico per chiudere nel migliore dei modi un percorso di qualificazione più tortuoso del previsto.


