<h2>Le ragazze USA non cantano l'inno</h2>
<p>Per la terza partita consecutiva molte delle calciatrici degli Stati Uniti non hanno cantato l'inno nazionale prima della partita.</p>
<p>&nbsp;In questo mondiale infatti &egrave; proseguita la lotta iniziata dalla leggenda del calcio femminile Megan Rapinoe a favore dei diritti LGBTQIA+ e dei diritti delle donne, che nel calcio vengono pagate incredibilmente meno degli uomini.</p>
<figure class="image"><picture><source srcset="https://news.chiamarsibomber.com/storage/images/u/s/w/USWNT-mobile_original.jpg 1x" media="(max-width:575px)" /><img class="w-100 intextimg" style="max-width: 100%;" src="https://news.chiamarsibomber.com/storage/images/u/s/w/USWNT.jpg" alt="" data-imgid="35529" /></picture>
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<p>Quindi anche con il Portogallo (partita finita 0-0 e accesso alle fasi finali per gli USA) molte delle calciatrici sono rimaste a bocca chiusa mentre suonava "La bandiera adorna di stelle".</p>
<p>&nbsp;In particolare Andi Sullivan, Naoi Girma, Emily Fox, Sophia Smith, Crystal Dunn e Trinity Rodman sono state le calciatrici che si sono rifiutate di cantare.</p>
<h2>&nbsp;Critiche dalla patria</h2>
<p>In un paese altamente patriottico come gli Stati Uniti chiaramente questo gesto non &egrave; passato inosservato n&eacute; &egrave; piaciuto.</p>
<p>Anche se le motivazioni delle ragazze sono pi&ugrave; che giuste, gli americani non vedono in queste una scusante per non cantare l'inno.</p>
<p>&nbsp;Sono dunque arrivate critiche e una pioggia di insulti per le calciatrici che sono rimaste in silenzio.</p>
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Molte delle calciatrici degli USA non cantano l'inno nazionale prima delle partite. Dietro ci sono diverse lotte sociali, ma in patria non viene vista di buon occhio questa decisione.

Le calciatrici USA non cantano l'inno: accuse e offese dall'America

Autore

Ferrante Ruspoli

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