Passato per una storia di grande lungimiranza imprenditoriale e sportiva e per una gestione pubblica che comunque ha saputo valorizzarlo. Reso celebre da storie sportive e storie artistiche. Come il gol decisivo del camerunense Oman Biyik nel debutto contro l’Argentina di Italia ’90. O come i 100 mila spettatori del concerto di Bob Marley del giugno 1980, che di che lo hanno fatto entrare nel mito. “Dallo stadio San Siro Meazza in Milano è tutto”: i titoli di coda pare darli una telecronaca di Bruno Pizzul, le immagini più belle sono negli occhi di tanti milanesi che non vogliono accettare il pensiero di perderlo. In una Milano che ha saputo rinnovarsi negli ultimi decenni, potrebbe cadere e rinascere anche la “Scala del Calcio”.
Luci (spente) a San Siro
Si spengono le luci sul vecchio San Siro, almeno nella versione in cui lo conosciamo dal 1990 ad oggi. Si accendono le luci su un nuovo stadio, più moderno e funzionale, da costruire sempre nello stesso quartiere, a poche centinaia di metri di distanza. Milan e Inter pare abbiano deciso: no ad una ristrutturazione totale dello storico “Giuseppe Meazza”, sì alla costruzione ex novo di una casa in grado di essere gestita da entrambi i club.
Il Comune di Milano, proprietario dell’impianto, ha recentemente approvato alcuni emendamenti al Piano di Governo del Territorio (per rendere possibile la realizzazione di centri commerciali a San Siro). Non serve entrare nei tecnicismi: Palazzo Marino si è mosso per far rimanere Milan e Inter in zona. Ora attende di conoscere i progetti (o il progetto congiunto) delle due società.
Cosa faranno Inter e Milan?
Il sindaco Sala, insomma, da sempre impegnato su più fronti in questo ambito, spinge affinché le due società collaborino per realizzare assieme un corposo restyling al vecchio Meazza, ma non chiude ad altre strade. Milano e i milanesi, anche e soprattutto per spirito romantico, non vogliono rinunciare a quello che ritengono un vero e proprio monumento, un simbolo non solo del pallone (così come magistralmente cantato da Vecchioni nell’iconica “Luci a San Siro” del 1971). Il Milan, da sempre orientato ad un nuovo stadio, pare abbia convinto con le proprie idee anche l’Inter: realizzare e co-gestire un nuovo impianto, sempre in zona San Siro. Mancherebbe solo il progetto e l’accordo totale sulla convivenza.
Ristrutturare o costruire ex novo?
Le ambizioni non mancano. E nel calcio moderno passano quasi tutte dallo stadio di proprietà. La famiglia Zhang ha messo l’impianto tra le priorità dell’Inter, il Milan ha accelerato con l’arrivo di Gazidis. Ristrutturazione o costruzione ex novo? I costi sarebbero più o meno gli stessi (circa 600 milioni). Ammodernare il Meazza creerebbe il problema del campo da gioco per Inter e Milan durante i lavori. Progettare da zero un nuovo San Siro consentirebbe ai due club di sviluppare nuove attività.
Il nuovo Meazza
Uno stadio da 60-65 mila posti a sedere (attualmente siamo ad 80 mila), tetto retrattile, separazione (ma compatibilità) degli ingressi e degli spazi a disposizione dei due club, centro commerciale attorno all’impianto, concessione (da parte del Comune) e co-gestione (da parte di Inter e Milan) per 99 anni, primo anello interrato (per noti problemi di volumetria), un nuovo palazzetto da 5 mila posti sull’area dell’attuale Meazza (da usare per concerti ed eventi), naming rights per coprire i costi (anche di demolizione).
Gli stadi Usa come modello
Manca il progetto definitivo, ma ci sono tutti gli indizi. Per la maggior parte in arrivo dal tour americano di Inter e Milan alla scoperta del Mercedes Benz Stadium di Atlanta (co-gestito da due club, tetto retrattile, 32 mila spettatori per il calcio, 71 mila per il football) e del MetLife Stadium di New York (co-gestito, costruito accanto al vecchio Giants Stadium, con le facciate esterne che cambiano colore a seconda dell’utilizzo).
Il vecchio Meazza
La storia di uno degli stadi più longevi d’Italia pare proprio debba concludersi nel 2023, a quasi 100 anni di distanza dal 1925. Anno in cui l’allora presidente del Milan Pirelli comprese che uno stadio di proprietà era necessario per i suoi rossoneri. Nel 1935 è passato al Comune, dal 1947 ci gioca anche l’Inter.
Dalle quattro tribune lineari (35 mila spettatori) dell’originale nel 1926 alla ridenominazione in Stadio Giuseppe Meazza del 1980 fino al terzo anello e alle 11 torri cilindriche di accesso della corposa ristrutturazione nel 1990. “Il più grande tempio del calcio mondiale” è da qualche tempo in discussione: la prima fu Barbara Berlusconi ipotizzando per il Milan uno stadio a Portello, poi l’Inter con le idee di restyling. Ora il nuovo San Siro. Per dare nuovo slancio alle imprese sportive delle milanesi.