Un'accesissima rissa verbale ha fatto tremare il mondo del calcio americano durante la semifinale della Major League Soccer tra Inter Miami e NYCFC. Protagonisti dell'insolito scontro sono Leo Messi, il centrocampista argentino Rodrigo De Paul e la vecchia conoscenza della Serie A, Maxi Moralez.
Rissa verbale tra Messi, De Paul e Moralez
Tutto è iniziato da un banale dissidio tra Rodrigo De Paul e Maxi Moralez. I due, entrambi argentini e vecchie conoscenze del Racing Club, hanno iniziato a scambiarsi parole poco amichevoli dopo che De Paul ha chiesto l'ammonizione di Moralez. Quest'ultimo, infastidito, ha risposto con un tono colorito: "Sei fastidioso". Da qui, il caos. De Paul non si è lasciato intimidire, replicando con un lapidario: "Piccolo str…o, chiudi la bocca, ti hanno cacciato dal Racing a calci nel c..o".
La lite continuava ad animarsi, con Moralez che ribatteva: "Per essere cacciati devi avere le palle di andare nel club e metterci la faccia, come ho fatto io".
La risposta dell'ex Atletico Madrid: "Al Racing vado quando voglio e, se voglio, me lo compro il club". E infine l'ex Atalanta: "Sei un vigliacco: non sei andato a vincere la Libertadores e a 30 anni hai preferito venire in vacanza a Miami".
L'intervento di Messi
In questa confusione a centrocampo, è stato Messi a sorprendere tutti. Il calmo fuoriclasse argentino è intervenuto a fianco di De Paul, scatenando l'inimmaginabile: "Cosa ti prende, figlio di p…..a?". Una frase che ha lasciato i presenti sgomenti, per il tono e per chi l'ha pronunciata.
Nel fuoco incrociato di battute taglienti, Moralez ha avuto il coraggio di colpire anche Messi, ribattendo: "Pensavo che lui (De Paul, ndr) fosse la tua ‘mamadera' e non tu la ‘mamadera' sua". Con il termine mamadera si intende un leccapiedi o un adulatore servile.
E poi ancora il numero 10 ex Barcellona e Psg: "Devi rispettarmi, idiota".
Fuoco e fiamme insomma in MLS. Fortunatamente però gli animi si sono calmati, rimandando la conclusione della disputa agli spogliatoi dopo il match. La diatriba si è poi risolta entro i limiti del campo di calcio, lasciando spazio all'adrenalina della partita e ai dubbi di chi ha ascoltato quest'anomalo scambio di battute.


