L'atmosfera al Vélodrome è stata elettrica. Un'attesa lunga 15 anni è stata finalmente ripagata grazie alla vittoria dell'Olympique Marsiglia sul Paris Saint-Germain, un’impresa firmata Roberto De Zerbi. L'1-0 finale ha acceso i cuori dei tifosi marsigliesi, con il tecnico italiano che non ha nascosto la sua soddisfazione per l'impresa contro una delle squadre più dominanti dell'ultimo decennio.
De Zerbi e la sua missione: sfidare il potere
"Ho detto al presidente del Marsiglia, Longoria, che uno dei motivi per i quali ho scelto di allenare l'Olympique è battere il PSG", dichiara De Zerbi subito dopo la storica vittoria. In queste parole si coglie tutto lo spirito combattivo del tecnico italiano che vede nella sfida al PSG un modo per opporsi a ciò che rappresenta il potere e l'autorità nel calcio francese. Il PSG, da anni dominatore incontrastato della Ligue 1, per De Zerbi è il simbolo di una forza quasi insormontabile, ma non per questo invincibile.
Una vittoria costruita sul campo
L'uomo chiave del match è stato Aguerd, il cui gol, arrivato dopo appena 5 minuti su un grave errore del portiere Chevalier, ha messo in discesa la partita per il Marsiglia. La squadra di De Zerbi è riuscita a mantenere il vantaggio e a impedire ai parigini di recuperare, grazie anche all'energica difesa e all'intensità di gioco imposta dal tecnico italiano. "Abbiamo vinto meritatamente contro una squadra che sta segnando la sua epoca, come il Milan di Arrigo Sacchi o il Barcellona di Guardiola", ha sottolineato De Zerbi, evidenziando l'unicità e la difficoltà della sfida.
L'espulsione a fine match
Dopo il triplice fischio, le emozioni si sono riversate dentro De Zerbi che, in preda all'euforia, viene espulso ma senza rimpianti. "Sono venuto all'OM per il Vélodrome e per battere il PSG. È un club che rappresenta la potenza, la squadra che vince da anni e per gli altri è quasi impossibile competere. Non lo accetto," ha dichiarato senza mezzi termini.
