Una scena incredibile quella accaduta ad Old Trafford, durante il match tra Manchester United ed Everton. Idrissa Gueye, uno dei pilastri dei Toffees, è stato espulso dopo soli 13 minuti per un motivo che ha dell'incredibile: uno schiaffo al proprio compagno di squadra, Michael Keane. Nonostante l'espulsione e la conseguente inferiorità numerica, l'Everton è riuscito nell'impresa di vincere 1-0, grazie a un gol di Kieran Dewsbury-Hall e alle eccezionali parate di Jordan Pickford.
Il momento di follia
Il piano partita del tecnico dell'Everton era semplice: difendere con ordine e ripartire in contropiede. Ma già dal 13° minuto, le cose si erano messe male. Gueye ha avuto un acceso diverbio con Michael Keane, veterano della squadra.
Secondo le ricostruzioni, il diverbio è nato all'interno dell'area dell'Everton. Gueye, visibilmente irritato per una disposizione difensiva non rispettata, ha iniziato a sbraitare, puntando il dito contro Keane. Quest'ultimo, non indietreggiando di un centimetro, ha replicato a tono. Le cose si sono poi scaldate rapidamente, culminando nel colpo che è costato caro a Gueye.
L'espulsione immediata
L'arbitro Harrington, posizionato proprio alle spalle dei giocatori, ha visto tutto. Nessuna esitazione: cartellino rosso diretto, convalidato anche dalla Var. Era dal 2017 che Gueye non veniva espulso in Premier, ma mai per un simile gesto. Anzi, era dal lontano 2008 che un giocatore non veniva espulso per aver colpito un proprio compagno.
"L'espulsione di Gueye per condotta violenta è stata controllata e confermata dalla Var: l'azione vien considerata un chiaro colpo al volto di Keane," si legge pochi minuti dopo sui canali ufficiali della Premier League, giustificando l'espulsione.
L'Everton contro ogni pronostico
Nonostante gli eventi avversi, l'Everton ha scelto di non arrendersi. In meno di 20 minuti, Kieran Dewsbury-Hall ha concretizzato una delle poche occasioni a disposizione, portando i Toffees in vantaggio. Nella ripresa, è diventato vero e proprio eroe della serata Jordan Pickford, autore di parate strepitose che, unite a una difesa strenua, hanno garantito il successo.
Il Manchester United nonostante l'uomo in più e un Bruno Fernandes ispirato, non è riuscito a sfruttare il vantaggio numerico. L'inferiorità dell'Everton si è trasformata in una reazione di orgoglio, capace di conquistare una vittoria preziosa. Una partita che rimarrà nella memoria dei tifosi come un mix esplosivo di emozioni, incredulità e, alla fine, pura gioia per l'Everton.


