Vivere in Corea del Nord è un qualcosa di assurdo, con le sue regole stringenti e una dittatura che isola il paese dal resto del mondo. Ma le estreme regole imposte da Kim-Jong un riguardano anche le trasmissioni sportive e vittima ne è stata la Premier League. Ecco cosa ha deciso di fare il leader supremo della Corea del Nord.
Premier League in tv, ma con regole assurde!
È difficile anche parlarne per noi occidentali e tanto più spiegarne il perchè. Eppure neanche una partita di calcio può essere visibile in tranquillità in Corea del Nord. Un match può avere dei messaggi che potrebbero andare contro il regime di Kim ed è per questo che, nonostante sia permesso vedere le partite di Premier League, sono presenti tante restrizioni.
In differita... di mesi!
La prima regola assurda è che a gennaio sono andate in onda partite disputate in agosto e neanche in ordine cronologico. Di conseguenza vengono trasmesse partite a caso in barba alla classifica e al calendario della Premier League.
90 minuti? Scordatevelo!
I classici 90 minuti più recupero ve li dovete scordare! Le partite trasmesse vengono tagliate a discrezione dell'emittente statale e possono durare al massimo 1 ora. E le pubblicità a bordo campo? Oscurate!
Tottenham messo al bando!
Hai un giocatore della Corea del Sud in rosa? Il tuo club viene messo al bando e non potrà essere trasmesso sulla tv statale nord coreana. È il caso del Tottenham, del Brentford e del Wolverhampton. Inoltre sono oscurati i messaggi a favore della comunità LGBT e il nome dell'emittente inglese con annesse grafiche. Purtroppo neache il calcio è libero di esprimersi in Corea del Nord.
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