Psg, Safonov eroe dell’Intercontinentale: il segreto è in un asciugamano “magico”

Safonov Psg Coppa Intercontinentale

Ieri sera, sotto i riflettori della finale di Coppa Intercontinentale, Matvey Safonov, il secondo portiere del Paris Saint-Germain, ha rubato la scena con una sessione di calci di rigore quasi perfetta. Armato di un “asciugamano magico”, l’estremo difensore russo ha interpretato il ruolo dell’eroe, parando quattro rigori che sono stati cruciali per la vittoria del Psg contro il Flamengo. Con il punteggio di 1-1 dopo i tempi regolamentari, è stato durante la lotteria dei rigori che il portiere si è trasformato in Superman, guidato da un aiuto speciale ben nascosto.

Un asciugamano speciale

Ma cosa rendeva questo asciugamano davvero speciale? Nessun incantesimo, solo una strategia geniale. Al suo interno, accuratamente ripiegato e discreto, si nascondeva un foglio segreto. Su di esso, le preferenze e le abitudini dei tiratori del Flamengo venivano analizzate nel dettaglio. Un esempio di come la preparazione e lo studio possano fare la differenza in una partita così importante.

La serie di rigori

La prestazione di Safonov è stata semplicemente mozzafiato. Con una solidità impressionante, l’ex portiere del Krasnodar ha deviato un rigore alla sua sinistra e ben tre alla sua destra. Quattro parate impeccabili, frutto di meticoloso allenamento e un pizzico di genialità tattica. Le telecamere non hanno potuto fare a meno di catturare il momento in cui il portiere consultava il suo asciugamano tra un rigore e l’altro. Il foglio all’interno era ben celato, ma sufficientemente efficace da influenzare le sue scelte.

safonov portiere Psg

Safonov sollevato dai compagni

I complimenti del tecnico del Flamengo

L’allenatore del Flamengo, che ha osservato da vicino la prestazione magistrale del suo avversario, ha riconosciuto la bravura del portiere del PSG con doveroso rispetto. Come riportato da RMC Sport, ha dichiarato con ammirazione: “Il portiere del Psg ha studiato davvero molto bene. Il suo posizionamento sul rigore di Pedro, la scelta di restare centrale su quello di Léo: sembra che abbia osservato il nostro allenamento del giorno prima…”. Riconoscendo il loro merito, ha concluso: “Preferisco congratularmi con Parigi e con il suo portiere, che ha parato tutti quei rigori e ha portato la squadra al titolo“.

E nel frattempo Chevalier, quello che sarebbe il portiere titolare della squadra di Luis Enrique, osservava le gesta del compagno: quando il russo ha parato anche l’ultimo rigore di Araujo, tutti i compagni sono corsi ad abbracciarlo, tutti tranne Chevalier, oltre a Zabarnyi che però essendo ucraino aveva altri motivi per non farlo…

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