Sono addirittura nove i giocatori del Paris Saint Germain presenti nella lista dei magnifici trenta candidati al Pallone d'Oro 2025, e non poteva essere altrimenti dato che la squadra guidata da Luis Enrique ha vinto tutto quello che poteva vincere, fallendo solo il Mondiale per Club sfuggito in finale per mano del Chelsea.
Una sorta di plebiscito per i giocatori del club parigino, che ha dapprima portato grande gioia e soddisfazione, ma successivamente ha iniziato a provocare più di qualche scricchiolio nello spogliatoio. Ci sarebbero tensioni tra i vari pretendenti: dapprima sembrava che si convergesse tutti verso un incondizionato appoggio a Ousmane Dembelé, poi sono iniziate le prime, pesanti voci fuori dal coro. Il primo a rompere l'equilibrio è stato Achraf Hakimi, il quale ha dichiarato apertamente di meritare il premio con frasi piuttosto polemiche. Al punto che secondo L'Equipe l'ufficio stampa del Psg ha provato a censurarlo...
Il Pallone d'Oro spacca lo spogliatoio del Psg?
In principio fu il patron Al-Khelaifi a provocare subito qualche problema con la sua netta presa di posizione in favore di Dembelé: "Sarebbe un vero problema se non lo vincesse lui", aveva dichiarato il presidente ancor prima dell'uficializzazione della lista dei 30 candidati. Parole che avevano fatto storcere il naso a più di qualche giocatore, secondo i ben informati.
Ma a rompere definitivamente l'equilibrio dello spogliatoio ci ha pensato Hakimi in un'intervista a Canal+: "Il Pallone d'oro è un sogno cui non avevo mai pensato. Se ho la possibilità di vincerlo, penso di meritarlo. Ho fatto una stagione storica visto che non ci sono così tanti giocatori che hanno segnato ai quarti, in semifinale e finale, e che è ancora più difficile per un difensore. La gente pensa che sia un attaccante o un centrocampista, invece gioco sulla linea dei quattro e devo pensare a difendere. Le mie statistiche non corrispondono a quelle di un difensore normale. Penso che quando un difensore realizza tutto ciò, merita di vincere un Pallone d'oro anche più di un attaccante".
Dichiarazioni forti, al punto che stando a quanto appreso da L'Equipe l'ufficio stampa del club parigino avrebbe addirittura cercato di censurare questa parte dell'intervista, scontrandosi però con la ferma opposizione del terzino marocchino.
