La UEFA ha recentemente autorizzato una mossa che sta già scuotendo i mondi calcistici italiano e spagnolo: la possibilità di disputare partite di campionato fuori dai confini nazionali. Un evento senza precedenti che vede Milan-Como prendere il volo verso l'Australia e Villarreal-Barcellona trasferirsi a Miami. Tuttavia, mentre i tifosi possono essere entusiasti di vedere le loro squadre in luoghi esotici, questa decisione non è stata priva di polemiche, soprattutto in Spagna.
Milan e Como verso Perth: un'eccezione storica
Per la Serie A, questa è un'occasione unica per espandere il proprio brand oltre i confini europei. La scelta dell'Australia come destinazione potrebbe sembrare insolita a molti, ma si tratta di un mercato emergente per il calcio. Perth, una città più conosciuta per i suoi paesaggi mozzafiato che per il calcio, si prepara a dare il benvenuto ai tifosi italiani e a ospitare quello che promette di essere un evento spettacolare.
Barça e Villarreal a Miami: la polemica non si placa
In Spagna, la situazione è decisamente più complicata. La decisione di portare Villarreal e Barcellona a Miami ha acceso un vespaio di polemiche. Il sindacato dei calciatori, l'AFE, ha convocato una riunione d'urgenza per discutere una possibile protesta contro la decisione. Secondo fonti interne, molti giocatori sono contrari a giocare all'estero, ritenendo che ciò snaturi il senso del campionato. La mancanza di coinvolgimento nel processo decisionale ha sollevato proteste, e non si esclude la possibilità di un clamoroso boicottaggio della partita.
Le critiche e il timore del boicottaggio
Il sindacato dei calciatori ha già in passato criticato la mancanza di dialogo dimostrata dalla Liga e dalla Federazione. Le segnalazioni ricevute dai tesserati parlano di un profondo disappunto per essere stati esclusi da decisioni così impattanti. Alcuni giocatori si chiedono se valga la pena scendere in campo per una partita che rischia di essere più uno spettacolo che un vero incontro di campionato. Questa tensione potrebbe sfociare in un boicottaggio che, se confermato, rappresenterebbe un precedente clamoroso nel panorama calcistico.