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Xavi tra ricordi, il sogno Premier e un'ossessione chiamata calcio: "A volte metto 'Atalanta' sul pc..."

Xavi Hernandez ha rilasciato un'interessante intervista al The Athletic in cui tra ricordi e futuro ha trasmesso la sua enorme passione per il calcio
calcio estero09/05/2025 • 13:11
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Lamine Yamal
#19BarcelonaAttaccante
La Liga
Stagione 2024/2025

6

Goals

36

Tiri in porta

114

Tiri

11

Assists

Nella vita di un calciatore di successo, non tutto è fatto di partite e allenamenti. A volte, c'è spazio per il ricordo, per l'osservazione attenta e per una passione che non si spegne mai. Xavi Hernandez, leggenda del Barcellona e della nazionale spagnola, ha aperto al The Athletic le porte della sua vita fatta di calcio, famiglie e una impressionante collezioni di maglie. Un viaggio tra aneddoti, aspirazioni e una visione del calcio che va ben oltre il campo.

Un museo di maglie e ricordi

Nella sua casa a Barcellona, Xavi si muove tra centinaia di maglie, un vero e proprio museo personale. Ogni maglia racconta una storia, un incontro avvenuto sui campi di tutto il mondo. "Questi sono i miei ricordi", dice l'ex centrocampista, mostrando orgogliosamente cimeli e trofei. "Voglio che i miei figli e amici possano vedere tutto ciò che ho vissuto". Sono più di 400 le maglie che ha scambiato durante la sua carriera. "Verso la fine, a 33 anni, ho iniziato a pensare di voler scambiare di più", racconta ridendo. "Volevo quella di Luka Modric, per esempio. Così ero io a chiederla".

Una vita dedicata al calcio

Per Xavi, il calcio è una passione inesauribile. "Guardo calcio 24 ore su 24", confessa, "Mia moglie si lamenta, ma non posso farne a meno". Le giornate trascorse a guardare partite non sono perdute. "Mi piace analizzare i diversi stili di gioco e cosa fanno gli allenatori", aggiunge, riferendosi a figure come Gasperini o Luis Enrique: "Il numero massimo di partite che ho guardato in un giorno è stato otto. Mi piace analizzare le squadre. Magari metto 'Atalanta' sul mio computer e poi guardo quattro partite di fila. Perché? Perché potrebbe interessarmi vedere cosa sta facendo Gasperini. Uomo contro uomo, duelli di 90 minuti per ogni giocatore, ecco perché ingaggiano giocatori forti e fisici".

 

"O (Roberto) De Zerbi al Marsiglia. O Nuno Espirito Santo al Forest. Mi piace vedere i diversi stili di calcio e cosa fanno gli allenatori. Ma devo prendermi una pausa. Sono andato con la mia famiglia in Qatar di recente e non ho guardato nessuna partita di calcio... solo tutte le partite di Champions League".

Un desiderio chiamato Premier

Xavi non nasconde il suo desiderio di tornare in panchina: "Mi piacerebbe lavorare un giorno in Premier League; adoro la passione lì", ammette, sottolineando poi come la pressione in Spagna possa essere estenuante, un ambiente dove il risultato è tutto. "Basta vedere cosa succede ad Ancelotti, è criticato anche dopo aver vinto 30 trofei"

 

I suoi sogni da allenatore si allargano anche alle squadre nazionali. "Quando ho sognato di diventare allenatore, ho pensato a un Mondiale o un Europeo. Perché non la Spagna? O un'altra nazione, non sono in ansia, sono tranquillo", dichiara.

 

Infine, sui momenti salienti della sua carriera, che lui considera le finali di Champions League contro il Manchester United e il Mondiale vinto con la Spagna: "Ho giocato al top del calcio, senza rimpianti", afferma. "È stato incredibile sentir dire da Sir Alex Ferguson che eravamo la miglior squadra mai incontrata".

 

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