L’intervista rilasciata da Andrea Agnelli al De Telegraaf, dove l’ex presidente della Juventus è tornato a parlare del progetto Superlega e della volontà di spezzare il monopolio dell’Uefa, ha avuto grossa risonanza, non sono in Italia, ma anche nel resto d’Europa. Pesanti critiche sono piovute sulla testa dell’ex numero uno bianconero, alle cui parole sono stati dedicati durissimi editoriali. Come quello dell’autorevole quotidiano inglese Telegraph a firma Sam Wallace, il quale ha etichettato Agnelli come un burattino.
Tutti contro Agnelli
Il progetto Superlega non è tramontato, anzi, nei giorni scorsi è stato nuovamente rilanciato da Andrea Agnelli, che nonostante non sia più il presidente della Juventus non ha rinunciato a portare avanti il piano di un campionato d’elité. Le dichiarazioni rilasciate dall’ex primo dirigente bianconero non sono passate sottotraccia, nemmeno in Inghilterra, dove è stato duramente attaccato in un editoriale: “Si ostina ad attaccare il nemico con la stessa sciabola arrugginita più e più volte, nell’eterna speranza di annettere nuove terre indipendentemente da ciò che è già stato perso“, scrive Sam Wallace paragonando Agnelli al mitico giapponese cui non avevano detto che la guerra era stata persa.
Burattino di Florentino
L’ex presidente della Juve, secondo il Telegraph, sarebbe ormai solo un messaggero del numero uno del Real Madrid Florentino Perez: “Continua a eseguire gli ordini di Perez, capo ribelle della Superlega e presidente del Real. Oltre al suo ritrovato zelo per la competitività, è preoccupato per quella che considera la preminenza dei club inglesi nelle ultime fasi della Champions League. Trascura il fatto che il Real Madrid di Perez l’ha vinta in cinque delle ultime nove stagioni…“, continua Wallace nel suo editoriale.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}“Perez ha bisogno di dire poco – prosegue l’attacco – quando ha complici così volenterosi. I ribelli della Superlega una volta hanno cercato di chiudere la porta a tutti tranne che a pochi eletti tra i più famosi club europei e, dopo aver fallito, ora cercano di presentarsi come i liberatori di quegli stessi club. La cosa importante da ricordare è che cercano sempre la stessa cosa (i soldi ndr)”.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Come andrà a finire questa annosa vicenda?
